Autosped a Carugate, last but non least

Primo di due impegni esterni consecutivi (il secondo sarà in quel di Crema) per l’Autosped che sabato 6 (ore 18) va a far visita al fanalino di coda (a pari punti con le Lupe San Martino ma in svantaggio negli scontri diretti) Blackiron Carugate, reduce dalla buona ma sfortunata, dal punto di vista del risultato, prestazione nell’ultimo turno proprio sul parquet cremasco; le milanesi hanno fatto a lungo match pari con le quotate avversarie con l’unica eccezione di un secondo quarto nel quale hanno subito il break che ha deciso in pratica la sfida. Gara che nasconde quindi parecchie insidie per le ragazze di Zara che si troveranno di fronte una compagine non solo affamata di punti in chiave salvezza ma che può anche contare su una rosa che potenzialmente vale di più dell’attuale posizione di classifica anche se non si può negare che, rispetto alla passata stagione, quando centrò con merito la qualificazione alle final eight di Coppa, molte, e di peso, siano state le partenze (Schieppati, Maffenini, Gambarini e la comunitaria Tomasovic). Stagione travagliata anche sotto il profilo della conduzione tecnica con coach Cesari che ha dovuto lasciare dopo poche settimane a causa di problemi personali; in sua vece era giunto l’ex Albino Fassina che però a fine novembre è stato sollevato dall’incarico lasciando il posto al rientrante Cesari, con il supporto del vice Catalfamo. Roster molto ringiovanito quello di Carugate che in sede di ‘mercato’ estivo aveva puntato decisamente sulla linea verde; poche le conferme rispetto al campionato precedente, tra queste il play Diotti, l’ala Canova (ex giraffa) ed il pivot Grassia oltre alle giovani Usuelli ed Osmetti. Sul fronte arrivi invece ci sono stati gli innesti della guardia Miccoli (2000, ex Broni) e del trio Allevi-Colognesi-Discacciati, promettentissime classe 2002 provenienti da un settore giovanile di primissimo livello quale quello di Costa Masnaga; in aggiunta la Blackiron aveva firmato anche l’interessantissima Olajide (1998) che però a campionato in corso è passata a vestire la casacca del Brixia (girone Sud). Per compensare la partenza di Olajide e per cercare di rinforzare ulteriormente il gruppo sono poi giunte, in corso d’opera, l’ex Costa e Vicenza Laura Meroni e, soprattutto, Milica Micovic, guardia ala di origine serba di grande qualità ed esperienza (1984) con alle spalle moltissime stagioni di A1 di altissimo livello (tra l’altro è stata anche compagna di squadra del coach castelnovese a Parma). Per confermare la tesi della pericolosità di Carugate basti ricordare che tra le mura amiche ha fatto una vittima illustre quale Villafranca, battuta nel recupero disputato prima di Natale; ed anche l’altra vittoria delle lombarde, ottenuta sul difficile campo di Sarcedo, dove erano cadute big del calibro di Crema e Moncalieri, dimostra che comunque quella di sabato sarà, per le castelnovesi, una sfida per nulla semplice. La formazione di Zara è reduce da una buona serie di prestazioni che hanno avuto anche il conforto dei due punti ma è indubbio che l’infortunio di Gatti abbia tolto, per il momento, una pedina importantissima nello scacchiere dell’Autosped e se è vero che tutte stanno dando un contributo ancora maggiore per compensare la pesante assenza è altrettanto vero che è reale, anche se speriamo vivamente che non accada, il rischio di pagare, dal punto di vista fisico e mentale, questo sforzo prolungato. Non ci sono obiettivi da rincorrere a tutti i costi se non quello di affrontare un ostacolo alla volta cercando di dare, in ogni occasione, il massimo uscendo dal campo con la coscienza a posto, cosa che le castelnovesi fino ad ora hanno fatto puntualmente, in ogni occasione, anche quando il verdetto del campo non è stato positivo. Forza Giraffe !!!