Dopo la pausa dedicata alla prima (poco fortunata) esperienza nelle finals di Coppa la Autosped ritorna al campionato ospitando il fanalino di coda Fanola Onetech San Martino di Lupari (sabato 20 marzo ore 18 a Tortona, a porte chiuse). Giraffe che dovranno fare i conti con il bisogno assoluto di punti delle patavine che hanno 6 punti di ritardo sulla zona playout quando mancano altrettante partite al termine della stagione regolare. San Martino, da anni ormai, disputa la A2 con formazioni molto giovani, composte dai più promettenti prospetti del proprio vivaio, con l’obiettivo di preparare le ragazze al salto nella ‘casa madre’ che milita, con eccellenti risultati, nella massima serie. E molte delle componenti della rosa (Guarise, Beraldo, Peserico, Amabiglia, Nezaj, Giordano, solo per fare alcuni nomi) possono vantare già presenze al piano superiore, a dimostrazione delle loro indubbie qualità; tra l’altro il roster a disposizione di Tomei, che da un mese circa ha rilevato il ruolo di head coach da Francesca Di Chiara, di cui era assistente, oltre che ricco di interessanti individualità, è anche assai profondo. Contrariamente alle passate stagioni, però, nella quali dopo una fase di necessario apprendistato alla categoria la squadra, specie nel girone di ritorno, cambiava decisamente passo, quest’anno le Lupe hanno fatto meglio nella prima parte del campionato. Ma, come affermato anche da coach Zara alcuni giorno orsono in una intervista, non ci sono gare scontate e la partita di sabato non farà eccezione; d’altro canto basta tornare alla mente al match di Carugate o alle difficoltà incontrate, nei primi 20′, contro Albino e Ponzano, tanto per fare alcuni esempi, per capire che non sono permessi rilassamenti. Ogni sfida richiede la massima determinazione e concentrazione perché il rischio, serio, è di venire puniti ogni qualvolta si toglie il piede dall’acceleratore confidando che sia sufficiente, per vincere, essere, sulla carta, superiori tecnicamente e/o fisicamente. Gli scalpi ‘importanti’ ottenuti quest’anno dalle castelnovesi (Crema, Moncalieri) sono giunti al termine di prestazioni maiuscole in particolare sotto l’aspetto difensivo, concedendo il minimo sindacale alle avversarie; proprio il rendimento nella propria metà campo sembra essere invece, nelle ultime settimane, il tallone d’Achille delle giraffe che faticano a mantenere alta l’aggressività e l’intensità per tutto l’arco dei 40′. L’auspicio è che le giraffe riescano a trasformare l’amarezza e la delusione per la sconfitta subita in coppa contro San Giovanni Valdarno in energia positiva, anche in vista della volata, ormai prossima, per cercare di guadagnare la migliore posizione possibile nella griglia playoff. Forza Giraffe !!!