Ho ancora i brividi lungo la schiena , ma sono sicuro che una persona speciale che ha contribuito in maniera fondamentale a tutto quello che è successo ci sta guardando da lassù con il suo classico sorriso d’approvazione che vale più delle nostre mille e mille a volte inutili parole. Ci hai lasciato troppo presto Piero, ma ci hai anche lasciato un’eredità importantissima per quello che riguarda la nostra vita sportiva: l’onestà intellettuale, la coerenza, il fatto di sdrammatizzare anche la sconfitta più bruciante come dovuta a una mera casualità, e a quei tempi, a cavallo tra gli anni ’70 e’80 vi assicuro che le vittorie di un’annata si potevano contare sulle dita di una mano. Ci hai insegnato a non attaccarsi mai ad alibi puerili, gli arbitri solo una componente del gioco e gli avversari da rispettare sempre e comunque. Eri un uomo puro e sincero, controcorrente in mondo dove le persone schiette e limpide spesso, anzi quasi mai, hanno vita facile. E tu una vita facile l’hai sempre rifiutata.
Grazie Piero, anche se le splendide giraffe di oggi non ti hanno purtroppo mai conosciuto, il tuo spirito le ha accompagnate . Tutto questo è anche e soprattutto tuo.