Insidiosissima trasferta per la formazione di Molino che reduce da due ko consecutivi va a far visita ad un Ecodent Alpo Villafranca (sabato 21 ore 20,30, con location spostata però alla Palestra Alpo rispetto a quella abituale del PalaSport di via della Speranza) che invece ha mostrato evidentissimi segnali di crescita negli ultimi due turni, sfiorando prima il colpaccio esterno a Treviso (partita che oltretutto ha lasciato più di una recriminazione in casa scaligera in merito alla direzione arbitrale) e mettendolo poi a segno invece, sabato scorso, espugnando con autorità un parquet sempre difficile come quello di Mantova. Le veronesi hanno disputato un girone di andata probabilmente al di sotto di quelle che erano le aspettative iniziali, trovandosi al momento invischiate nella zona playout anche se il nono posto, che significa salvezza diretta, dista solo due punti; Alpo però da anni è sempre stata società abituata a viaggiare nei piani alti della classifica per cui fa un certo effetto vederla in una posizione non consona al suo lignaggio. Ad incidere sui risultati delle venete però sono stati anche alcuni problemi di organico che hanno portato ad un rimescolamento piuttosto importante del roster; in primis, ad esempio, il cambio di comunitaria con la polacca Sklepowicz, passata a Moncalieri, sostituita dall’ala serba Marinkovic (già vista in Italia con Vigarano e con esperienze nella Ncaa ed in Svezia) che peraltro ha avuto fin da subito un impatto positivo come dimostrano le statistiche ottenute (11,6 punti a partita). Altre novità sono quelle che hanno riguardato l’uscita (Spagna) dell’ala italo argentina Tribouley mentre è da segnalare, in entrata, la guardia Pastore, ex Mantova e già a Villafranca qualche anno fa. Ma, forse, la news più importante, e che sembra avere inciso significativamente sul cambio di rotta che l’Ecodent pare avere intrapreso, è stato il ritorno sul parquet dell’ex Udine Turel, al rientro da un brutto infortunio patito lo scorso campionato proprio contro le giraffe al PalaOltrepo; la guardia friulana nelle due partite giocate è andata infatti sempre oltre la doppia cifra, aggiungendo notevole pericolosità dal perimetro alla squadra. Per il resto, la rosa di Villafranca vede in cabina di regia l’interessante, ex Umbertide, Moriconi (13,6 punti di media) e nel reparto esterne la ‘factotum’ e capitana Mancinelli, l’ex San Martino Rosignoli, temibile tiratrice, e le giovani Furlani e Franco; vicino a canestro invece troviamo Nene Diene (giocatrice navigata con un lungo trascorso tra A1 ed A2), l’ex Faenza Soglia e l’ex Vitari (per tre stagioni in casacca castelnovese). Come si può ben vedere quindi coach può contare su un gruppo ben assortito, sia per quanto riguarda le qualità tecniche e fisiche delle atlete, sia perché si tratta di un bel mix tra esperienza e gioventù ed è più che probabile che alla lunga la scelta risulti vincente e che la squadra veronese scali ulteriori posizioni in classifica, assestandosi su posizioni più consone al proprio blasone. La speranza è che ciò avvenga, però, con una settimana di ritardo perché l’Autosped ha assoluto bisogno dei due punti per invertire un trend che nelle ultime due settimane è stato negativo, sia dal punto di vista dei risultati ma anche da quello della prestazione. Se è vero che diversamente da quanto accaduto ad Udine contro Costa le giraffe sono andate vicinissime alla vittoria, sprecando anche, e purtroppo, vantaggi importanti, è altrettanto vero che anche contro le lecchesi le castelnovesi non hanno giocato al loro meglio, specie nella metà campo avversaria. Pur concedendo qualche alibi alle nostre ragazze (le assenze di Gatti e Ravelli nell’ultimo turno e l’influenza che durante le feste aveva debilitato alcune giocatrici) è lecito però aspettarsi di più da una squadra che nella prima parte di stagione aveva fornito un’ottima impressione, nonostante le assenze. Certo la buona sorte non sembra guardare con occhio propizio le ragazze di Molino visto che proprio nel momento in cui sembra vicino il rientro di Ravelli si è fermata invece Gatti, le cui condizioni sono ancora all’esame dello staff medico; in pratica l’Autosped, finora, non ha mai potuto schierare, per un motivo o per l’altro, la formazione progettata in estate e se è vero che il roster resta comunque di assoluto livello è altrettanto vero che la mancanza di sostitute, in determinati ruoli, ha obbligato, da una parte, a trovare alternative tattiche e, dall’altra, ha costretto alcune giocatrici a sobbarcarsi minutaggi maggiori rispetto a quelli preventivati. Vincere sabato prossimo sarebbe, aldilà dell’importanza ai fini della classifica (Udine e Milano non sembrano avere intenzione di rallentare la loro marcia e diventa a questo punto fondamentale non perdere ulteriore terreno), costituirebbe una formidabile iniezione di fiducia per le giraffe che contro Costa, ad un certo punto, sono sembrate anche vittime della paura di vincere, come se la sconfitta di Udine avesse tolto loro quelle certezze che avevano costruito, con sudore e fatica, nelle giornate precedenti. Forza Giraffe!!!