Missione compiuta per la formazione di Martinelli che si impone, come da pronostico, sul campo della Pallacanestro Femminile Vercelli nell’ultimo turno dell’anno solare; era importante vincere per tenere il treno delle prime della classe in attesa dello scontro diretto casalingo contro la capolista Pegli, in programma alla ripresa del campionato. Vittoria netta e meritata anche se arrivata al termine di un match dove le giraffe hanno offerto una prova un po’ in chiaroscuro, con le cose migliori che sono arrivate nella metà campo avversaria mentre in fase difensiva non tutto è filato liscio, con la squadra che ha alternato amnesie a momenti in cui invece ha concesso poco alle padrone di casa. Partenza lenta del Gulliver che nei primi 10′ subisce le iniziative di Vercelli, concedendo molto alle locali che colpiscono con continuità chiudendo la prima frazione sul +8 (21-13); coach Martinelli si fa sentire nella prima mini pausa e le castelnovesi rispondono presente alzando di qualche tacca il volume della propria difesa, cosa che propizia evidenti miglioramenti anche in attacco, tanto da fatturare un quarto da 32 punti segnati che vale il +12 esterno all’intervallo (45-33). Sistemata la questione risultato, con il match messo in discesa, la Gulliver non si ferma e continua ad incrementare, seppur in misura minore, il proprio vantaggio, entrando nei 10′ finali con margine di tutta sicurezza (64-46); padrone di casa che accusano il colpo vedendo svanire la possibilità di fare il colpaccio e cos anche la frazione conclusiva diventa quasi un monologo delle ospiti che rendono ancora più ampio il divario tra le due compagini, chiudendo vittoriosamente la sfida.
Pallacanestro Femminile Vercelli – Gulliver Derthona Basketball Lab 56-79 (21-13, 33-45, 46-64)
Pfv: Bertelegni 2, Francese, Bassani 2, Buffa 9, Bracco 6, Acciarino 13, Deangelis 12, Gentilini, Dockrill, Bouchefra 5, Coralluzzo 7. All. Bendazzi
Gulliver: Castagna 20, Ferrari, Tibaldi 6, Catto, Corlade 5, Bernetti 10, Cocuzza 14, Bassi 13, Sangan 7, Imuentinan 4. All. Martinelli