Ultima partita interna di regular season per l’Eco Program che proprio in questa occasione ritrova, forzatamente, il parquet di casa ospitando a Castelnuovo (sabato 2 aprile, ore 18,30) il Castel Carugate. Pala Giraffe che fa quindi la conoscenza della serie A2 con la speranza di un buon riscontro di pubblico per un match cui le giraffe, più che le avversarie, hanno molto da chiedere. Con i due punti il Bcc infatti avrebbe la certezza matematica di accedere agli spareggi salvezza e, contemporaneamente, otterrebbe il risultato, altrettanto importante, di restare davanti alla Virtus Cagliari; sulla carta si affrontano due formazioni con stati d’animo differenti visto che se le padrone di casa, come già detto, hanno più di un motivo per scendere in campo con il coltello tra i denti (sportivamente parlando, s’intende) dall’altra parte Carugate avrebbe, in teoria, poco da chiedere al match visto che la sua situazione è ormai cristallizzata con l’undicesimo posto praticamente definito (l’unica eventualità ancora possibile sarebbe quella di un aggancio da parte proprio dell’Eco che però dovrebbe fare bottino pieno nelle ultime due giornate, ribaltare il -14 dell’andata e sperare in una sconfitta delle ospiti anche nell’ultima giornata e, in tutta onestà, pur tifando per una soluzione del genere il verificarsi di tutte queste ipotesi appare parecchio improbabile) e con il pensiero rivolto già ai playout. Queste sono le premesse e la teoria ma, nella pratica, è più che probabile che le brianzole, giustamente, scenderanno in campo assolutamente determinate a fare risultato anche per dimostrare che la loro posizione di classifica è bugiarda; a penalizzare la squadra di Gavazzi, subentrato a coach Puopolo proprio appena prima di del match di andata contro il Bcc, è stata una prima parte di stagione deficitaria (solo 2 vittorie nelle prime 11 giornate) mentre il cammino successivo (6 vinte su 13) avrebbe garantito ben altri obiettivi o, perlomeno, una salvezza tranquilla. D’altro canto il roster allestito dalla Castel sembrava, sulla carta, il giusto mix di qualità, esperienza e gioventù con le ‘veterane’ Zanon (arrivata a stagione già iniziata), Stabile e Frantini (tutte giocatrici che hanno frequentato, da protagoniste, il campionato di A1) a fare da chiocce alle più giovani ma comunque già rodate Scarsi, Beretta, Colli, Zuin, Picco e Guarneri (atlete con alle spalle stagioni ‘importanti’ in A2); un simile parterre de rois avrebbe autorizzato a immaginare altri obiettivi ma, purtroppo per Carugate, ci sono annate che nascono storte e che poi diventa difficile raddrizzare in corso d’opera, soprattutto se viene a mancare quella serenità che solo i risultati garantiscono. Fatte le debite proporzioni la situazione delle giraffe non è poi così dissimile non tanto per quelle che erano le aspettative della vigilia (si era perfettamente consapevoli di dover lottare duramente per la permanenza nella categoria) ma perché alcune delle sconfitte, soprattutto nelle ultime settimane, sono giunte anche perché la necessità di fare punti a tutti i costi non ha permesso di giocare con la dovuta lucidità i palloni decisivi , quelli che spesso fanno la differenza tra una vittoria ed una sconfitta. Ma questo ormai attiene al passato e l’Eco ha ancora l’opportunità di rendere speciale una stagione che, comunque indimenticabile, resterà per sempre nella storia della società castelnovese.