L’Eco Program inaugura il 2017 con un impegno casalingo gravosissimo (tra l’altro nelle prossime tre giornate le giraffe affronteranno le prime tre della classe) ricevendo la visita della capolista Geas Sesto San Giovanni (sabato 7 gennaio, ore 18, a Tortona); decisamente non il modo più ‘morbido’ per rituffarsi nel campionato dopo le quasi tre settimane di sosta dovute alle festività natalize. Formazione, quella sestese, in gran parte composta da atlete provenienti dal proprio floridissimo vivaio, simbolo di una tradizione e di una cultura del lavoro che che può vantare radici pluridecennali e successi in serie (ben 18 i titoli nazionali junior); non è un caso che il presidente Mazzoleni, al momento del suo insediamento, in seguito alla tragica scomparsa di Natalino Carzaniga, avesse posto, tra gli obiettivi primari, quello di creare il miglior settore giovanile d’Italia. Il sodalizio rossonero ha scritto pagine indelebili nella storia della pallacanestro italiana quando, negli anni 70′, conquistò ben 8 scudetti e salì sul gradino più alto in Europa conquistando la Coppa dei Campioni; ma oltre ai risultati il Geas contribuì in maniera determinante a dare visibiltà ad un movimento fino a quel momento confinato a pochi appassionati. Quei successi portarono giovamento a tutto il basket femminile che in pochi anni passò da poche migliaia di tesserate ad oltre 40.000; e, tanto per fare un esempio, Mabel Bocchi, giocatrice simbolo di quella squadra, divenne un personaggio pubblico tanto noto da approdare addirittura alla conduzione della Domenica Sportiva. Se è vero che il passato non segna punti è innegabile il fascino che ancora circonfonde il Geas anche a decenni di distanza da quel ciclo meraviglioso; e pure la storia recente racconta di una società che, pur tra mille difficoltà (fenomeno purtroppo comune nel panorama cestistico rosa), è più viva e vegeta che mai. La retrocessione dalla massima serie patita al termine della scorsa stagione è stata assorbita con disinvoltura e la squadra di coach Zanotti viaggia a gonfie vele forte di un primato finora assolutamente meritato. Certo il plusvalore garantito dall’innesto di una giocatrice di categoria superiore come Galbiati è innegabile ma, allo stesso modo, non si può trascurare il fondamentale apporto dato alla causa dalla pattuglia di atlete ‘made in Sesto’ che compongono gran parte del roster (salvo errori le sole ‘esterne’ sono Galbiati ed il pivot Ercoli). Capitan Arturi, Gambarini, Barberis, Schieppati incarnano alla grande lo spirito Geas ed oltre a garantire un rendimento molto elevato svolgono anche l’importante funzione di chiocce per le più giovani, tra le quali si parla un gran bene della talentuosissima 2002 (!!) Panzera. Come troppo spesso sta avvenendo negli ultimi tempi, l’Eco Program deve fare i conti con i molti acciacchi, più o meno gravi, che assillano alcune atlete; detto dell’assenza di Algeri, ormai out per il resto del campionato, Porro, Salvini e Rosso si trascinano da tempo problemi di varia natura mentre tutte da verificare saranno le condizioni di Gross, sbarcata ieri sera a Malpensa dagli States. Una sfida che, sulla carta, appare impari ma le giraffe in questa prima metà di stagione ci hanno abituato non solo a grandi imprese ma anche, e soprattutto, a non mollare mai, a lottare con grande carattere su ogni pallone e fino all’ultimo secondo, quale che fosse il risultato del campo; e questo ci sentiamo di chiedere alle nostre ragazze, di continuare con la stessa voglia e determinazione delle prime 12 giornate, poi quello che verrà in più sarà tutto di guadagnato.