Parafrasando Lucio Dalla e la sua splendida canzone quella che domani sera (ore 21 a Tortona) attende l’Eco Program sarà davvero, e in ogni caso, una serata speciale. Non c’è dubbio che l’attesa sia rivolta al risultato del campo, alla possibilità, più unica che rara, che le giraffe hanno di poter completare il capolavoro iniziato ad Empoli e chiudere la serie sul 2-0; sarebbe un’autentica impresa, il coronamento di una stagione andata ben aldilà di ogni più ottimistica previsione, un sogno che si avvera. Ma questi 40′ che ancora attendono le castelnovesi saranno, sicuramente, un altro Tourmalet da scalare, con tutte le difficoltà che una salita del genere comporta. Empoli è squadra vera, forte, molto forte, e non è arrivata per caso al secondo posto dopo una regular season di ben 26 partite; ha dimostrato di avere tutto per poter ambire a fare strada in questi playoff a partire da una società solida alle spalle, da un bacino di utenza ed un seguito importante, per arrivare ad un coach capace e ad un roster profondo nonchè ricco di individualità di eccellente livello per la categoria. Le toscane arriveranno al Camagna avendo le spalle al muro, con la consapevolezza di doversi giocare il tutto per tutto, ma sono squadra che negli anni ha ampiamente dimostrato di dare il meglio di sé proprio giocando sotto pressione, quando la palla pesa il doppio e le mani cominciano a tremare; infinito è il numero di gare, già a partire dal campionato di A3 in cui furono avversarie del Bcc, in cui sono riuscite a spuntarla in volata, caratteristica tipica delle grandi formazioni che sarebbe errato o riduttivo attribuire principalmente alla buona sorte. Certo le castelnovesi si presentano all’appuntamento forti di un morale indubbiamente altissimo ma quanto accaduto domenica al PalaLazzeri ormai appartiene al passato e domani sera si ripartirà realmente dallo 0-0; per coltivare sogni di gloria le giraffe sono chiamate a mettere sul parquet un’altra prestazione sopra le righe, e sarebbe l’ennesima di questo fantastico campionato. Spesso può essere un piccolo particolare a fare la differenza, un ferro che accoglie o rifiuta un pallone, un fallo fischiato o meno, una palla persa o recuperata; tutto ciò può magari contribuire a farti vincere o perdere una partita ma certo nulla di ciò che potrà accadere domani sera potrà cancellare la meravigliosa annata dell’Eco Program. Qualcuno ha detto che in un viaggio non conta la meta ma il percorso che si è compiuto per raggiungerla; ecco forse il viaggio delle giocatrici di Pozzi potrebbe terminare prestissimo oppure, lo speriamo tutti, il più tardi possibile ma è questo tragitto che è stata un’esperienza indimenticabile per chi vi ha assistito da vicino. Siamo orgogliosi di voi, qualunque cosa accada. E siamo ancora più orgogliosi di salutare due giocatrici che hanno contribuito a scrivere alcune delle più belle pagine del Bcc e che, forse, domani sera disputeranno la loro ultima partita casalinga con la nostra canottiera; capitan Silvia Gabba e Francesca Bergante hanno deciso di chiudere la loro carriera agonistica al termine di questo campionato e per noi, che in questi anni abbiamo imparato a conoscerle e ad apprezzarle non solo dal punto di vista sportivo ma anche e soprattutto da quello umano, è una perdita grandissima. Un motivo in più per esserci, domani, è proprio questo; per rendere omaggio a chi, a suon di vittorie e di esempi, sul campo e fuori, ci ha ‘costretti’ a crescere, ci ha trasportati, con l’aiuto preziosissimo delle compagne e di chi le guidava dalla panchina, dalle piccole palestre di provincia (con tutto il doveroso rispetto) ai palasport dove si respira la storia del basket. E’ stato un privilegio avervi con noi, grazie di tutto. E comunque finisca, chapeau giraffe.