Con il DS Franco Balduzzi facciamo il punto tecnico della stagione del BCC, dalle giovanili alla prima squadra, fino allo stop imposto dalla pandemia.
Innanzitutto vorrei esordire ricordando il dottor Renzo Granata, il nostro medico sociale, ma soprattutto un amico che ci ha accompagnato in questa avventura cestistica per più di trent’anni e che purtroppo ci ha lasciato a causa di questa pandemia. La sua morte è stato un colpo durissimo che ancora oggi facciamo fatica a metabolizzare; l’impressione è quella di un amico partito per un viaggio e di cui stiamo attendendo tutti il ritorno. Una perdita non tanto e non solo per la sua opera di medico ma anche per il suo spessore umano; noi, in passato, abbiamo avuto la fortuna di poter sempre contare, in caso di necessità, sull’importante e disinteressato aiuto del dottor Battegazzore, segno che la missione ‘medica’ porta in dote un grande bagaglio di valori morali.
Per quanto riguarda l’aspetto prettamente agonistico, sicuramente si stava delineando una delle migliori stagioni nella storia del BCC a livello giovanile. Avevamo tutte le 4 squadre (under 13 -14- 16- 18) in buona posizione per giocare le finali regionali e due di queste, l’under 18 e l’under 13 (vincitrice della coppa Piemonte) ancora imbattute nei rispettivi campionati con buone possibilità di aggiudicarsi il titolo regionale mentre l’under 16 e 18 attraverso l’interzona addirittura provare ad andare alla fase nazionale.
Certamente dobbiamo migliorare tutto il settore minibasket che rappresenta il futuro di questa società e che a livello numerico non ha rispettato in pieno le nostre previsioni: questo sarà oggetto di valutazione da parte di tutta la dirigenza del sodalizio castelnovese. Per quanto concerne la prima squadra, nonostante alcuni infortuni per lo più muscolari ad inizio stagione, stava disputando un discreto campionato con minuti importanti per alcune giocatrici del settore giovanile, con qualcuna di loro che ha dimostrato sicuramente di tenere il campo nei momenti cruciali delle gare e rappresentare il futuro di questa società. Lo stop imposto al campionato è arrivato dopo due belle vittorie, quella esterna sul difficile campo di Bolzano e quella su Sarcedo, proprio quando sembrava che fosse stato risolto qualche problema a livello tecnico e di coesione che aveva minato l’autostima del gruppo conseguente a qualche risultato negativo di troppo: anche questo sarà un aspetto su cui dovremo lavorare tutti insieme nell’allestire il roster per la prossima stagione.
Come ti immagini il futuro del BCC e come pensi si possa collocare nel contesto della pallacanestro a livello nazionale?
Sono convinto che il futuro del BC Castelnuovo continuerà ad essere roseo nonostante le gravissime conseguenze economiche che ci saranno e porteranno inevitabilmente ad un ridimensionamento generale. Confidiamo che il nostro sponsor di riferimento Autosped ci possa continuare a sostenere, come ha fatto in questi 2 anni, così pure come gli altri sponsor “storici” Protech , Nadirex ed Edimes e tutti gli altri che in questi anni ci hanno permesso di arrivare fino a qui e di rimanerci. La grande crescita di tutto il movimento avuta in questi anni è sotto gli occhi di tutti, in primis il gruppo dirigente di cui si parla sempre poco che con grandi sacrifici si sta attestando all’altezza dell’impegno, aggiungendo ogni anno qualcosa per consolidarsi sempre più (il prossimo sarà il sesto anno consecutivo in serie A2), dimostrando innanzitutto di avere un progetto e di portarlo avanti con convinzione. Inoltre la fiducia conquistata attraverso correttezza e serietà in questi anni nei rapporti con le atlete che scelgono volentieri di far parte del progetto BCC, insieme al grande lavoro fatto dai nostri staff tecnici per gran parte formati in casa che stanno dimostrando impegno costante e competenza penso proprio che ci possa permettere di continuare in questa categoria, sognando fra qualche anno se riusciremo a riformare uno zoccolo duro importante insieme alla crescita continua del settore giovanile, di compiere l’ultimo step per raggiungere la massima categoria nazionale.
Sembra quasi certo che per quanto riguarda le giovanili verranno modificate le annate di riferimento nella prossima stagione. Cosa ne pensi?
Personalmente ritengo sia giusto modificare le annate facendole diventare dispari (13, 14 ,15 17 .19) per permettere a tutte le giocatrici dal 2002 in giù di poter recuperare questa annata e spero inoltre che se così sarà si possano far giocare nel campionato under 19 tre 2001 che sono già state penalizzate lo scorso anno quando nel loro ultimo anno di formazione giovanile si sono viste aggiungere tre 2000.
Oltre agli incentivi già previsti, cosa potrebbero fare in più Legabasket e FIP per le società ?
Per Il prossimo anno dovrebbero dimezzare le tasse gara per aiutare tutte le società, ridistribuendo i soldi dei Nas che hanno preso in questi anni dalle società sparite, ricreare una categoria nazionale intermedia tra la serie A2 e la serie C con campionati interregionali per permettere di crescere a tutte quelle giovani che alla fine dei campionati giovanili non sono ancora pronte per giocare in serie A e rischiano, giocando nelle serie minori di chiudere con il basket, e lavorare sul credito d’imposta per continuare ad avere sponsorizzazioni