Impegno davvero molto difficile quello che attende la formazione di Pozzi in questo quarto turno di campionato; al Camagna arriva un’altra delle potenziali ‘regine’ del girone, quella Tec-Mar Crema che gia’ l’anno scorso disputo’ una stagione a dir poco strepitosa, culminata con una finale playoff che porto’ le giocatrici di Visconti letteralmente ad un passo dalla promozione in A1. Infatti dopo avere espugnato La Spezia in gara uno le cremasche andarono vicinissime a chiudere la serie nel ritorno casalingo venendo beffate solo dopo un supplementare e pagando poi, soprattuttomdal punto di vista psicologico, nella bella persa in Liguria. La societa’ lombarda non ha fatto mistero, in questi mesi, di voler puntare in alto e per farlo ha saggiamente deciso di confermare quasi in blocco il gruppo dello scorso anno, irrobustendolo con un paio di rinforzi di qualita’ , oltretutto gia’ ben inseriti nella realta’ cremasca avendo disputato in passato parecchi campionati con la canotta blu-bianca. Martina Capoferri, guardia classe 1991, e’ reduce da una buonissima esperienza in A1 a Vigarano mentre Martina Picotti, alla del 1990, e’ stata una delle protagoniste dell’ottima annata del Sanga Milano. Due atout importanti per coach Visconti che ha costruito un gruppo davvero ben assortito che ha sicuramente nella letttone Veinberga e nel capitano Caccialanza le punte di diamante ma che puo’ contare su tutta un’altra serie di giocatrici in grado di assicurare un rendimento altissimo, su ambo i lati del campo; non e’ un caso che, aldila’ della forza indiscutibile del rullo compressore Broni, la migliore pallacanestro vista lo scorso anno sia stata, con tutta probabilita’, proprio quella giocata dalla Tec-Mar. Con tutte queste premesse il cimpito dell’Eco Program sembra di quelli proibitivi ma la squadra di Pozzi, dopo la vittoria di Bolzano, puo’ scendere in campo con animo sereno, avendo oltretutto poco o nulla da perdere; certo sara’ necessaria una prova sopra le righe, sotto ogni punto di vista, per provare a giocarsi fino in fondo le proprie carte ma le giraffe hanno il dovere di provarci, sempre, a maggior ragione tra le mura amiche. Semmai il rammarico potra’ essere quello di non poter affrontare un avversario di questo livello con l’organico nelle migliori condizioni visto che Porro e’ ancora alle prese con il problema al piede ed il suo impiego e’ fortemente in dubbio.