E’ già tempo di campionato e sabato 30 (ore 20,45) al PalaCarnera l’Eco Program farà il suo debutto stagionale con i due punti in palio sul campo della Libertas Sporting Basket Udine. C’è molta curiosità, inutile negarlo, per vedere all’opera la nuova versione del Bcc dopo la semi-rivoluzione estiva che ha modificato, quasi radicalmente, il roster castelnovese (nuovo per 6/10); i lavori sono tuttora in corso ed è normale che sia così, occorrerà ancora qualche settimana per completare il rodaggio. Le indicazioni delle amichevoli pre season sono state, nel complesso, positive ma avere affrontato sempre le stesse avversarie (La Spezia e Savona) non ha permesso di farsi un quadro più preciso dell’effettivo stato di forma della squadra e , soprattutto, di quale sia il livello delle giraffe all’interno del girone nel quale sono state inserite. Ad occhio e croce il raggruppamento nord si presenta come molto competitivo e le 30 partite che attendono l’Eco Program si preannunciano come battaglie dall’esito mai scontato; il ritorno delle squadre del Triveneto ha alzato l’asticella delle difficoltà anche se Empoli ed Orvieto erano comunque formazioni di primissima fascia ma rispetto allo scorso anno non sembrano esserci match sulla carta scontati (non si vuole in nessun modo mancare di rispetto ad Alghero). Già la trasferta di sabato si preannuncia come un primo, durissimo, ostacolo visto che le friulane sembrano avere tutte le carte in regola per recitare un ruolo da protagoniste; diversamente dal team di coach Pozzi la Libertas ha cambiato poco o nulla con la sola Blazevic (principale artefice della miracolosa salvezza di Palermo) a sostituire Ofomata sotto canestro. La vera novità, semmai, è il cambio di guida tecnica con Amalia (Malì) Pomilio a sostituire in panchina Waldi Medeot; passaggio di testimone tra personaggi che hanno fatto la storia di questo sport anche da atleti visto che entrambi hanno vestito più volte la casacca della nazionale maggiore (ben 120 le presenze della nuova coach udinese che ha al proprio attivo anche due scudetti con la casacca di Vicenza). 2016-2017 molto positivo per le friulane che hanno conquistato agevolmente i playoff dove sono state eliminate poi da quella Ferrara che poi inflisse lo stesso trattamento al Bcc ma che quest’anno non sarà ai nastri di partenza della A2 a causa di problemi di natura economica che, sempre di più, purtroppo, condizionano il basket declinato in rosa. Squadra piuttosto giovane, la Libertas, che ha in Vicenzotti la leader indiscussa sia dal punto di vista tecnico che della leadership; ma l’ala di Pordenone non è certo la sola punta di una rosa che è ricca di talento e di grandissima fisicità (ben 8 le giocatrici sopra i 180 cm) . A partire dalla già citata Blazevic che ha chiuso l’annata sfiorando la doppia doppia di media, risultando senza dubbio una delle migliore ‘straniere’ della categoria, per passare alla guardia Mancabelli, al play Rainis, all’altra ala Da Pozzo ed al centro Bianco, per limitarci ad alcuni nomi. In casa Eco Program teoricamente dovrebbero essere tutte disponibili ma il duo Pozzi-D’Affuso non sa ancora se potrà schierare la giovane (1998) Katshitshi il cui tesseramento, per problemi burocratici, non è ancora stato perfezionato; potrebbe essere una assenza pesante non solo perché sguarnisce un reparto (pivot) già numericamente abbastanza ridotto (potendo contare solo su Ljubenovic e Vitari) ma anche perché l’atletismo e la verticalità della giocatrice di origini africane, ma italiana di formazione, che bene aveva impressionato in particolare nell’ultimo test contro Savona, poteva essere un atout importante da giocarsi contro le lunghe avversarie. Ma questo che andrà in scena sabato è comunque solo il primo di 30 lunghissimi atti, c’è tutto il tempo; ma, sempre e comunque, forza Giraffe.