L’inatteso, soprattutto per le dimensioni e per lo sviluppo della partita, ko interno contro Costa Masnaga nella gara di andata delle semifinali playoff pone ora la formazione di Molino di fronte ad un crocevia fondamentale per la sua stagione: vincere la gara di ritorno sul parquet della Limonta (giovedì 11 ore 20,30) e portare quindi la serie alla bella, oppure uscire dalla serie e, di conseguenza, dal campionato, abbandonando i sogni di gloria cullati in estate e legittimati da una prima parte di regular season che era stata assai convincente. Se ci si dovesse basare su quanto visto sabato scorso al PalaOltrepo le speranze delle giraffe sembrerebbero ridotte al lumicino ma l’auspicio è che quella di Voghera sia stata la classica serata storta che ‘una tantum’ può capitare anche se, purtroppo, ha coinciso con uno degli appuntamenti più importanti dell’annata; c’è ancora margine per poter recuperare ma a questo punto, in gara 2, la prestazione dovrà essere ai limiti della perfezione. Esattamente il contrario di quanto avvenuto nel match di andata, dove, in tutta onestà, non ha funzionato praticamente nulla; se è vero che può esserci la partita in cui, in fase offensiva, non riesci a fare canestro, o fatichi enormemente a farlo (ed i 49 punti segnati sono la cartina di tornasole di questa sofferenza), anche per merito, va detto, dell’eccellente lavoro compiuto nella propria metà campo dalla formazione avversaria, è altrettanto vero che una prova convincente in fase difensiva, fondamentale che è stato un punto di forza dell’Autosped durante tutta la stagione. tanto da essere la formazione con il minor numero di punti subiti dell’intera A2, avrebbe permesso alle castelnovesi di restare aggrappate alla partita, in attesa di percentuali migliori o di un calo di intensità da parte delle ospiti. Che sul rendimento delle giraffe possa avere inciso, soprattutto dal punto di vista psicologico, l’infelice, a dir poco, avvio di gara (0-14 dopo poco meno di 4’) è più che probabile perché le giocatrici sono sembrate come paralizzate da quel parziale iniziale delle ospiti, non riuscendo ad opporre una reazione convincente, sebbene vi fosse ancora parecchio tempo a disposizione. Ma è inutile, ora, continuare a piangere sul latte versato, bisogna voltare pagina e pensare a gara due, cercando di non lasciare nulla di intentato per arrivare al meglio a questa sfida importantissima; non è il caso di scomodare la retorica del ‘gettare il cuore oltre l’ostacolo’ ma per coltivare l’ambizione di uscire indenni dalla palestra di Via Verdi è fondamentale che giovedì l’Autosped torni ad essere la squadra, nel senso più compiuto del termine, che abbiamo ammirato tante volte quest’anno. La squadra che, ad esempio, nella finale di Coppa Italia di Battipaglia, in una giornata non brillantissima e contro una avversaria molto forte ed in grandissima fiducia, ha dimostrato di saper soffrire, di saper aspettare la partita, restando comunque sempre in scia a Milano, cogliendo poi al volo l’opportunità di piazzare il colpo vincente nel momento in cui si è presentata l’occasione. Tornare a Tortona per la bella sarebbe un sogno, un bellissimo premio per gli sforzi ed i sacrifici fatti dalle ragazze, dallo staff e dalle società, Bcc e Derthona; e lo meriterebbero tantissimo anche i nostri tifosi che anche sabato, nonostante la brutta partita, hanno incitato le giocatrici fino al 40′. Forza Giraffe!!!