Neppure il tempo di festeggiare, ma con moderazione, la vittoria in gara uno e per la formazione di Molino è già tempo di tornare sul parquet per il match di ritorno (mercoledì 26 ore 19) sul parquet della Podolife Treviso, con l’obiettivo, per nulla semplice però, di chiudere anzitempo la serie e di regalarsi un fine settimana di riposo attivo. E’ certo che al Pala Pascale, fortino delle trevigiane, le giraffe si troveranno di fronte una squadra agguerrita e decisa a tutto pur di riportare in equilibrio il playoff, rimandando così il verdetto alla gara 3 di sabato 29; sicuramente l’errore che l’Autosped non dovrà commettere è quello di pensare che dopo il rotondo di sabato la sfida sia tutta in discesa e che il passaggio del turno poco più di una formalità. Treviso è formazione ben allenata e composta da eccellenti individualità e, come dimostrato in avvio di partita, lo scorso sabato, è in grado di colpire con diverse interpreti, sia dal perimetro che in avvicinamento; le castelnovesi, al PalaOltrepo, sono state brave a stringere, con il passare dei minuti, le maglie della propria difesa senza che il duro lavoro compiuto nella propria metà campo avesse riflessi negativi sulle percentuali di tiro. E’ vero che molte delle soluzioni prese dal Bcc sono state ben costruite ma è fin troppo ovvio obiettare che anche in altre circostanze ciò era avvenuto ma allora i risultati, in termini di produzione di punti, erano stati, purtroppo, diversi; quindi è scontato immaginare che la chiave di volta della sfida di mercoledì possa essere, ancora una volta, il rendimento difensivo delle giraffe che, quando si è attesta su alti livelli, porta evidenti benefici anche in attacco. Proprio come è successo, ad esempio, nel match di andata di regular season quando dopo due quarti molto sofferti l’Autosped cambiò decisamente marcia dopo la pausa, concedendo solo 9 punti in 20’ alle venete e trovando, di conseguenza, il giusto ritmo anche nella metà campo avversaria. I playoffs sono un evento a sé stante rispetto al girone di campionato e di sovente sono in grado di azzerare le differenze, anche nette, che la stagione regolare aveva evidenziato; non è un caso, quindi, che ogni anno regalino sorprese e che non sempre la formazione che sulla carta è la migliore poi riesca ad avere la meglio in quanto molte sono le variabili da cui possono poi dipendere i risultati. Lo scorso anno, ad esempio, le castelnovesi, da sfavorite, sorpresero Brixia espugnando il palasport bresciano in gara uno e poi tenendo il servizio nel match di ritorno; ed anche Crema, dominatrice incontrastata della scorsa annata, rischiò grosso in semifinale perdendo il match di andata contro Milano e soffrendo parecchio anche in quello di ritorno prima di riuscire a spuntarla. Gli spazi per gli errori, in questi spareggi, diventano ridotti al minimo perché anche solo sbagliare una partita può risultare fatale nell’economia della serie; è comprensibile che sia difficile tenere altissima la concentrazione e l’intensità, dopo un campionato molto dispendioso sia dal punto di vista fisico che nervoso, ma è la via obbligata per poter ambire a fare più strada possibile. Fondamentale, inoltre, mantenere quella compattezza e quello spirito di squadra che in genere sono le armi vincenti in sfide di questo tipo dove, quasi sempre, alla fine ha la meglio la forza del gruppo rispetto alle individualità, seppur eccellenti magari, delle singole, salvo casi eccezionali dove la superiorità tecnica e fisica delle giocatrici è molto marcata. Sabato scorso l’Autosped ha giocato di squadra, su ambo i lati del campo ed i risultati si sono visti ma, come già detto, nell’economia finale del risultato è entrata anche l’eccellente serata al tiro di molte delle giraffe, ma questa è una variabile che non può essere data sempre per scontata. Altro importante aspetto poi, da non trascurare, è quello relativo alla condizione fisica delle castelnovesi; anche la scorsa settimana il Bcc non è quasi mai riuscito, per problemi vari, ad allenarsi a ranghi completi ed aldilà del fatto che poi tutte si rendano disponibili per la partita, questo però può costituire un problema, specie quando si gioca ogni 3 giorni. Ma aldilà delle parole, che spesso lasciano il tempo che trovano, è il campo, come sempre, il vero giudice supremo: e mercoledì emetterà un primo verdetto. Forza Giraffe!!!