A quasi sette mesi di distanza dalla partita casalinga (a porte chiuse) contro Sarcedo l’Autosped torna in campo (sabato 3 ottobre ore 21, a Tortona) per una gara ufficiale, affrontando, nel match di esordio del campionato 2020-2021, la Basket 2000 San Giorgio MantovAgricoltura. Sette mesi che hanno stravolto le nostre vite, modificato le nostre abitudini, indebolito, quando non dissolto, le certezze che avevamo, con il tempo, costruito. Si prova, faticosamente, e tra mille difficoltà, a ripartire ed anche la gara di sabato, per certi versi, costituisce un piccolissimo, se non infinitesimale, passo verso la ricerca di una normalità mai così agognata. Parlare di tecnica, tattica, dei due punti in palio, in questo contesto e dopo tutto quello che è accaduto, può sembrare quasi sacrilego ma, volendo guardare il bicchiere mezzo pieno, il fatto che si ricominci a giocare è una buona notizia e come tale merita quindi di essere raccontata. Come già detto nei mesi scorsi l’Autosped si presenta ai nastri di partenza con pochi, ma significativi, mutamenti rispetto all’anno precedente. In primis il cambio di conduzione tecnica, con Francesca Zara, un nome che non ha bisogno di presentazioni, al posto di Fabio Pozzi; solo due, ma di grande spessore invece, gli arrivi tra le senior, con Tay Madonna (un graditissimo ritorno) e Valentina Gatti che hanno rimpiazzato le uscenti Licia Corradini e Cecilia Albano mentre, come già detto, Carolina Colli è volata negli States per affrontare l’esperienza delle università made in Usa. Purtroppo il calendario pre season delle giraffe è stato mutilato di alcuni importanti test, con la cancellazione del doppio confronto con il Geas e dello scrimmage contro Crema ma la squadra, al netto di qualche problema fisico, sembra approcciare al campionato in una buona condizione, sia dal punto di vista fisico che da quello tattico. Certo il debutto, specie tra le mura amiche, nasconde insidie ancora maggiori, perchè la voglia di partire con il piede giusto, di ben impressionare (in particolare tra le new entry) può portare a voler strafare mentre la formazione ospite, specie se sfavorita dal pronostico, può giocare a cuor leggero e non a caso, proprio le virgiliane, la passata stagione, esordirono espugnando il difficile campo di Udine. Ma aldilà degli aspetti psicologici Mantova è formazione da prendere comunque con le pinze perché ha valori, tecnici e fisici, importanti ed ha tutte le carte in regola per creare non pochi grattacapi a tutti. Anche in casa San Giorgio è cambiata la guida con Massimo Borghi, coach con un palmares importante (Cavezzo e Bologna tra le proprie esperienze) nel femminile, a sostituire Stefano Botticelli. Pochi i ritocchi invece a livello di roster con gli addii di Giordano e Kotnik che sono stati compensati dagli ingressi dell’argentina LLorente, che molto bene aveva fatto nella precedente avventura italiana con Marghera, e della giovane Marchi, che Borghi aveva già allenato a Bologna. Se Monica, che vanta un passato nella massima serie con la divisa di Cavezzo, è probabilmente la giocatrice di maggior spicco della rosa delle mantovane, molte altre sono le atlete da tenere particolarmente d’occhio: tra le altre, la già citata Llorente, l’ala forte Ruffo e le guardie Bernardoni e Bottazzi. D’altro canto le giraffe hanno ben presente il ricordo della cocente e meritata sconfitta subita, lo scorso campionato, proprio sul campo lombardo, sconfitta che oltretutto impedì alle castelnovesi di guadagnare l’accesso alle final eight di Coppa Italia. Sul fronte infermeria l’Autosped, oltre a dover fare a meno delle junior Zecchina e Liberali, ferme ai box, dovrà fare i conti con il probabile forfait di Madonna che sta ancora lavorando per recuperare pienamente dall’infortunio patito a dicembre 2019; ci sono invece buone possibilità, anche se gli scongiuri sono d’obbligo, di vedere in campo Podrug, questo ovviamente se, toccando ferro, i test (tampone e seriologico) effettuati in settimana in ossequio ai protocolli, non imporranno nuovi stop imprevisti. All’interno dell’evento di sabato sera sarà sicuramente molto toccante la cerimonia di consegna, da parte del vice presidente della Lega Basket Femminile Paolo Manclossi, della targa premio intitolata al compianto dottor Renzo Granata; è superfluo dire quanto avremmo voluto vederlo ancora a bordo campo.
Foto copertina: @Luigi Bloise