Coppa Italia: Autosped, la Storia siamo noi, nessuno si senta escluso

Prendiamo a prestito i versi di un capolavoro di De Gregori perché un sogno si è fatto realtà e la realtà ha scritto un’altra pagina di storia: la formazione di Molino conquista la Coppa Italia battendo, in rimonta il Ponte Casa d’Aste Sanga Milano e portando a Castelnuovo, per la prima volta, il prestigiosissimo trofeo. Si fa ancora fatica a crederci ma è proprio così ed anche nell’immediato dopo partita c’erano persone che faticavano a realizzare quanto era appena avvenuto sul parquet del Pala Zauli. Ieri, dopo la vittoria con Udine, avevamo fatto i doverosi e sentiti ringraziamenti al Gruppo Gavio ed al Derthona Basket (è stata fondamentale, oltre che graditissima, la presenza in queste finals di Ferencz Bartocci e di Michela Soldini) perché senza il loro fondamentale supporto non saremmo qui a raccontare questa fantastica avventura. Stasera invece, prima di parlare della partita riteniamo d’obbligo ringraziare anche tutti coloro che in questi anni sono stati parte integrante di questo sodalizio, a diverso titolo e nei modi più disparati, e che ci hanno aiutato a crescere; è la Coppa del Bcc di ieri e di oggi, perchè non si possono dimenticare le trasferte in auto giro per il Piemonte, su campi anche improbabili, come era anche il nostro peraltro, con il Camogli all’Autogrill come cena e cercando di risparmiare su ogni cosa per la paura di non arrivare a fine stagione. Non possiamo rinnegare le nostre origini, le nostre difficoltà, anche economiche, perchè tutto è servito per costruire questa società, per renderla credibile ed ora che possiamo permetterci cose che solo fino a qualche anno fa erano relegate nel libro dei sogni non dobbiamo commettere l’errore di scordare da dove arriviamo. E sono tanti i nomi di amici che dovremmo fare ma è pericoloso perché rischieremmo di dimenticarne qualcuno e ci dispiacerebbe tantissimo; ma crediamo, però, che tutte queste persone si possano riconoscere in quello che abbiamo scritto e che sappiano che stiamo parlando di loro: un pezzo di questa Coppa è sicuramente anche loro, anche se non erano qui a Battipaglia, o anche se non sono più fisicamente tra noi. Grazie, di cuore, a tutti. Tornando alla gara di oggi in primis crediamo sia giusto rendere onore alla squadra milanese perché la grande prestazione della squadra di Pinotti, perché così è stata, ingigantisce ancora di più i meriti delle nostre ragazze e dello staff, tecnico e non solo, che hanno costruito, tutti insieme, questo capolavoro; è stata durissima spuntarla contro Milano che per larghi tratti della partita è sembrata poterla vincere ma questa squadra, in queste 3 giornate, ha messo sul parquet, oltre alle doti tecniche e tattiche, un carattere infinito, meritando, alla fine il Trofeo. Palazzetto pieno alla palla a due con l’Autosped che parte con Baldelli, Marangoni, Leonardi, Gianolla e Premasunac mentre il Sanga schiera Madonna, Toffali, Penz, Novati e Van der Keijl; avvio tutto di marca milanese (6-0) che Molino ovviamente non gradisce tanto da chiamare time out dopo nemmeno 2′. La mossa sortisce qualche effetto positivo nella metà campo avversaria, con il Bcc che trova i primi punti con Gianolla e Premasunac, ma non risolve i problemi difensivi con Toffali e Madonna che restano una costante spina nel fianco. Bcc che dal -5 (5-10) sprofonda al -9 (5-14) ed i 14 punti subiti in 5′ sono l’emblema di una difesa, solitamente punto di forza, in chiara difficoltà. Mai però dare per morte le giraffe e le prime rotazioni di Molino, che inserisce Bonasia e Smorto, cominciano a fruttare e se Madonna, dall’angolo, replica immediatamente alla tripla di Bonasia (10-19) sono Marangoni e Premasunac a riportare sotto il Bcc (18-20) alla prima sirena. Dopo un’altra zingarata di Toffali sono Smorto e Leonardi a firmare l’aggancio castelnovese (22-22) ed è Baldelli, dall’arco, a siglare il primo vantaggio Autosped (25-24); si segna con il contagocce ma dopo il canestro di Gatti del nuovo +1 (27-26) arriva, negli ultimi 2 minuti, un 8-0 milanese che riporta nel baratro le castelnovesi che tornano negli spogliatoi con un -7 (27-34) e con l’inerzia che sembra tutta dalla parte del Sanga. Entrambe le formazioni, peraltro, devono fare i conti con una difficile situazione falli nel reparto lunghe (Premasunac, Gatti e Gianolla da una parte e Van der Keijl e Guarneri dall’altra) e se da una parte Molino rischia il tutto per tutto tenendo comunque sempre in campo almeno una delle giocatrici a rischio dall’altra parte Pinotti prova a gettare nella mischia la giovane Thiam, trovando buone risposte, o schierando un quintetto ‘piccolo’ con Bonomi nello spot di 4. Si riparte dopo la pausa con l’Autosped che piazza un 4-0 che sembra di buon asupicio ma Madonna dall’arco e Van Der Keijl da sotto riscrivono il nuovo +8 milanese (39-31) che resta tale (43-35) nonostante le realizzazioni di Bonasia e Smorto; Sanga però che comincia a sprecare troppo dalla lunetta (31% sarà l’eloquente percentuale alla fine) e così, sospinta dai traccianti di Bonasia e Gatti, l’Autosped prende fiducia risalendo fino al -1 (45-46) ed entrando nei 10′ finali con un -2 (48-50) che non è poi una così cattiva notizia visto l’andamento, fino a quel momento, della sfida. Anche perchè allla ripresa del gioco Rulli pareggia subito i conti ed un nuovo mini allungo del Ponte Casa d’Aste (54-50) viene nuovamente ricucito dal duo Rulli-Marangoni che riportano il match in perfetta parità a 6′ dal termine (54-54). E’ una tripla di Bonasia a dare il primo possesso pieno di vantaggio alle castelnovesi con la squadra di Pinotti che sembra, questa volta, accusare il colpo e con l’Autosped che, comprendendo come questo possa essere il momento topico della partita, piazza un altro, pesantissimo, 5-0 che la proietta sul +8 (62-54) e costringendo il coach milanese al time out. Dopo il minuto capitan Guarneri trova il canestro del -6 ma il Bcc è ormai in trance agonistica e pur faticando nella metà campo avversaria concede poco o nulla a Madonna e compagne, difendendo così l’esiguo ma decisivo margine accumulato; si segna solo dalla linea della carità e contro il fallo sistematico di Milano è Bonasia (premiata come Mvp al termine) a mettere il sigillo al successo castelnovese faccendo scattare così i legittimi festeggiamenti delle giraffe. E’ vittoria, è Coppa Italia; un risultato ottenuto grazie al grande sacrificio di tutte le giocatrici schierate da Molino che con questo alloro completa il suo personale slam (dopo scudetto, Supercoppa e Coppa Italia di A1 e vittoria nel campionato di A2 mancava solo questo trofeo al suo prestigioso albo d’oro). E’ stata ancora la difesa la chiave di volta del successo visto che dopo l’inizio difficoltoso (15 punti subiti in 5′) l’Autosped ha concesso alle avversarie solo 45 punti in 35′; e se è vero che non ci piace mai parlare dei singoli, e detto del titolo di mvp meritatamente conquistato da Bonasia, top scorer della finale, e del grandissimo contributo dato da tutte le ragazze, una parola la vogliamo spendere per Smorto che oltre ai 9 punti ed ai 15 rimbalzi ha svolto un importantissimo lavoro in fase difensiva limitando tantissimo Toffali (e lo stesso aveva fatto ieri con Ronchi), per Rulli, che in questa tre giorni è tornata ad essere protagonista su ambo i lati del campo, denotando anche una prepotente crescita dal punto di vista fisico, ed a Gatti, al rientro dopo quasi due mesi di assenza e capace di far valere le proprie qualità nei momenti decisivi delle partite. E’ curioso, ed è forse un segno del destino, come la maggior parte di esse fosse in forse, alla vigilia di queste finali, perchè reduci da problemi fisici di varia natura; alla fine invece sono state protagoniste, insieme alle compagne, di questa meravigliosa cavalcata. Perchè poi non si può non citare l’apporto dato da Premasunac, capace di limitare tantissimo, in queste finals, tre bruttissime clienti come Obouh Fegue, Turmel e Van der Keijl, oppure non parlare di Sofia Marangoni, una giocatrice che ogni coach vorrebbe avere nella propria squadra per la sua capacità di essere, al bisogno, primo violino oppure un semplice gregario, con la stessa disarmante, per le avversarie, facilità; non possiamo non parlare dell’utilità di Gianolla, su ambo i lati del campo, sempre presente, a rimbalzo, a canestro, in difesa, di Baldelli, costretta dalle condizioni non perfette di Bonasia a minutaggi assai elevati senza mai perdere la sua proverbiale lucidità sia in fase di regia che, alla bisogna, in quella realizzativa. Ma lo stesso discorso vale per Leonardi, al suo primo grande appuntamento nei campionati senior e capace di mettere canestri importanti quando ve ne sia stata la necessità e per Bernetti che contro Firenze ha tenuto molto bene il campo, ripagando della fiducia concessa; e spiace per Ravelli e Castagna che, per infortunio, non hanno potuto essere protagoniste sul parquet ma che comunque sono state le primissime tifose delle compagne , non facendo mai mancare sostegno e consigli, specie nei momenti di maggiore difficoltà. Così come è la vittoria dello staff tecnico (coach Molino ed il suo vice Lazzari), capace di preparare al meglio tutte e tre le sfide e di gestirlo al meglio poi durante la partita; ma è la Coppa anche di Alessandro Scarfò, preparatore atletico (e la squadra ha retto alla grande le fatiche di tre partite di grandissima intensità), di Adelaide Algeri, medico, e dei fisioterapisti Pietro Zuccarelli e Alberto Turini, costretti alle ore piccolissime, ogni sera, dovendosi prendere cura dei muscoli delle ragazze al termine delle partite. Last, but not least una grazie speciale ad Alice Pedrazzi; non era facile, nè scontato, per lei essere qui, in questi giorni, dopo quello che purtroppo è successo e che tutti ben sappiamo. Non possiamo che sottoscrivere le belle parole che coach Molino ha speso nell’immediato post partita, ricordando Fabio, grande nostro tifoso oltre che marito di Alice. Un abbraccio forte Alice, e grazie per esserci stata. Prima di finire ancora due grazie, esterni al mondo Bcc ma egualmente importanti: il primo per la Pb63 e per il suo presidente Rossini, per il prezioso supporto logistico che ci ha fornito; il secondo è per il titolare della Omeps Battipaglia, main sponsor della società campana, dottor Vincenzo Munzio (ed alla sua famiglia), che è stato oltre che un nostro grande tifoso, un grandissimo amico. Chiediamo scusa se abbiamo forse annoiato ma le vittorie hanno molti padri e ci spiaceva non citarli tutti; ma, come sempre, ed in questo caso più che mai, non possiamo non terminare con un Chapeau Giraffe!!!

Autosped Bc Castelnuovo Scrivia – Il Ponte Casa d’Aste Sanga Milano 66 – 59 (18-20, 27-34, 48-50)
Autosped: Marangoni* 7 (2/7, 0/5), Bernetti NE, Premasunac* 9 (3/5, 0/1), Rulli 4 (1/2, 0/2), Bonasia 21 (3/8, 4/8), Leonardi* 2 (1/3 da 2), Baldelli* 4 (0/1, 1/4), Gianolla* 3 (1/4, 0/3), Ravelli NE, Smorto 9 (1/2, 0/3), Castagna NE, Gatti 7 (2/5, 1/2)
Allenatore: Molino N. Ass, Lazzari
Tiri da 2: 14/37 – Tiri da 3: 6/28 – Tiri Liberi: 20/28 – Rimbalzi: 51 19+32 (Smorto 15) – Assist: 9 (Bonasia 3) – Palle Recuperate: 8 (Marangoni 2) – Palle Perse: 12 (Squadra 2)
Il Ponte Milano: Toffali* 14 (7/11, 0/2), Novati* 2 (1/6, 0/3), Guarneri 3 (1/2 da 2), Beretta, Penz* 8 (4/9, 0/4), Thiam 2 (1/3 da 2), Van Der Keijl* 8 (3/4 da 2), Bonomi 3 (0/2, 1/4), Madonna* 19 (4/7, 3/10), Finessi NE
Allenatore: Pinotti U.
Tiri da 2: 21/44 – Tiri da 3: 4/23 – Tiri Liberi: 5/16 – Rimbalzi: 42 15+27 (Van Der Keijl 9) – Assist: 7 (Toffali 3) – Palle Recuperate: 6 (Toffali 2) – Palle Perse: 13 (Madonna 4) – Cinque Falli: Guarneri