“E’ la sera dei miracoli-cantava Lucio Dalla- è una sera così dolce che si potrebbe bere, da passare in centomila in uno stadio…” E si, potrebbe essere per noi la sera dei miracoli. Il nostro piccolo paese, appena più di 5000 anime, è a un passo dalla seconda serie nazionale di un campionato di pallacanestro femminile. Così, quasi senza rendercene conto, ma come una di quelle cose che pensi cento, mille volte nella vita e sai che un giorno succederà. E’ il meritato frutto di una programmazione decennale, la sostanza di averci creduto fino in fondo anche quando sarebbe stato lecito lo sconforto perché nell’immediato non si riusciva a vedere una luce. “ Lontano una luce diventa sempre più grande nella notte che sta per finire è la nave che fa ritorno, per portarci a dormire “. Ma questa volta non riusciremo a dormire come le altre sere, in qualunque modo termini questa avventura iniziata un anno fa, di questi tempi, quando dopo gli spareggi vinti contro Udine e le sassaresi del Nulvi la nostra società si è trovata a dover affrontare, per la prima volta nella sua storia, un campionato nazionale, con gli oneri e gli onori che esso comporta. Allora non vi era l’assoluta certezza di potersi permettere una tale categoria ma in quei mesi si è lavorato tanto e duramente per provare a dare alle giocatrici, che quel traguardo avevano conquistato sul campo, la soddisfazione di misurarsi con realtà di altre dimensioni e caratura. Ci siamo riusciti, tra non poche difficoltà, e quello che sembrava un punto d’arrivo in realtà è stato un trampolino per una nuova avventura. Non abbiamo fatto un campionato da comprimari, senza stravolgere la rosa dell’anno precedente, ma siamo riusciti a competere con realtà ben più blasonate, come Costa Masnaga o Lavagna, con città che vantano ben altri bacini di utenza, realtà come Novara, Savona, Empoli, Moncalieri. Ora non conta come finirà, anche se in cuor nostro speriamo di rivedere immagini come quelle nella foto che accompagna queste righe, ma è impagabile la soddisfazione di essere arrivati fin qui con più di metà della rosa composta da ragazze cresciute nelle nostre giovanili, guidate da un allenatore di Castelnuovo. Certi siamo invece di rivedere le immagini dello scorso anno con un “pala giraffe” pieno come non mai e ribollente di entusiasmo, con tutti i bambini delle giovanili a festeggiare una giornata indimenticabile. E poi…vada come deve andare, non sapremo cosa faremo il prossimo anno e nel caso … non sappiamo se saremmo in grado di approdare al settore professionistico, troppe componenti e troppi tasselli ancora da sistemare. Noi ci crediamo, e questo gruppo ci proverà, eccome anche se quest’ultimo atto, la sfida con Usmate, sarà durissima, ma per dirla con le nostre giraffe “su i pugnetti”, e così sarà! “… E se quest’anno poi passasse in un istante, vedi amico mio come diventa importante che in questo istante ci sia anch’io. L’anno che sta arrivando tra un anno passerà io mi sto preparando è questa la novità”