L’Eco Program prova a ripartire in quinta

Reduce da un importante poker di successi l’Eco Program apre il girone di ritorno cercando il quinto sigillo consecutivo nel match casalingo di sabato 21 (Tortona, ore 21) contro la temibilissima Delser Udine che nella giornata inaugurale del campionato inflissero alle ragazze di Pozzi il primo dispiacere stagionale. Quella partita, oltretutto assai jellata visto che si portò in dote anche l’infortunio di Corradini, fortunatamente ormai alle spalle (in tutti i sensi), sembrava poter gettare qualche ombra sul progetto ‘castelnovese’  ma le prestazioni successive, in particolare quelle della seconda metà, raccontano una storia che non solo è diversa ma che ‘rischia’ anche di diventare molto intrigante. La parola d’ordine è però quella di tenere i piedi ben piantati per terra perché il campionato è ancora molto lungo e se finora il bilancio è stato superiore alle aspettative molta è la strada che resta ancora da fare ed il primo ostacolo che si frappone è di quelli assai complicati. La compagine friulana sta vivendo anch’essa un momento molto positivo ed ha infilato un bel tris di vittorie nonostante l’assenza, nelle ultime due occasioni, della croata Blazevic, segno che la squadra ha ormai raggiunto una fisionomia ben definita e che può raggiungere eccellenti risultati anche senza qualche pedina importante; squadra che ama giocare un basket intenso e spumeggiante, fatto di pressione difensiva, specie sulla palla, e di grande velocità di esecuzione sia, quando è possibile, in contropiede che in transizione. Se la partita di andata, arrivata molto presto, non aveva svelato appieno tutte le potenzialità delle udinesi la Delser vista successivamente ha messo in mostra, per quanto possa contare il parere di chi scrive, una delle migliori pallacanestro del girone. Complimenti quindi a coach Pomilio per l’eccellente lavoro fatto ma d’altro canto il suo passato da giocatrice di altissimo livello (due scudetti vinti con Vicenza) la dice lunga sulla sua profonda conoscenza di questo sport. Anche se fuori tema merita un accenno la storia della famiglia dell’allenatore della Delser, perché è davvero ricca di personaggi di grandissima levatura, in diversi mondi; da quello dell’imprenditoria (il nonno fu il fondatore della distilleria che produceva l’Aurum, il cui nome fu proposto da D’Annunzio, amico di famiglia, mentre i prozii hanno costruito aerei e progettato metropolitane, tra cui quella di Londra) a quello della pubblicità per arrivare allo sport, con il padre Vittorio a sua volta nazionale di basket, il cugino Amedeo pluricampione di pallanuoto, il marito Daniele Fontecchio, il migliore ostacolista italiano degli anni 80′ (10 titoli), vice campione europei nei 60m indoor e semifinalista alle Olimpiadi di Los Angeles per finire con i figli, anch’essi cestisti, Luca (in A2 a Casalpusterlengo) e Simone (di proprietà Olimpia Milano ed in prestito a Cremona). Roster piuttosto verde ma molto interessante quello udinese, forte fisicamente (ci sono 7-8 atlete oltre i 180 cm) ma ricco anche di giocatrici tecnicamente molto valide; premiante è stata la scelta fatta qualche anno fa dal sodalizio friulano di ripartire dal basso per dar molto alle proprie giovani di farsi le ossa in serie B, costruendo così un gruppo coeso e capace di riguadagnare la A2, maturando nel frattempo una preziosa esperienza nel mondo senior tanto che l’anno passato, da neopromossa, la squadra è stata in grado di disputare una stagione più che soddisfacente culminata con l’accesso ai playoff. Oltre alla croata Blazevic (vedremo se l’infortunio al piede le permetterà di scendere o meno sul parquet) è sicuramente capitan Vicenzotti il nome di maggior spicco della rosa ma non vanno affatto trascurate le qualità ed il talento delle varie Mancabelli, Da Pozzo, Rainis, Bianco (già in A1 a Trieste), Mio e Ciotola. Avversaria tosta, quindi, per le giraffe che dal canto loro hanno l’obiettivo di dare continuità, di prestazione e risultati dopo le ottime partite giocate tra fine 2017 ed inizio 2018; le trasferte di San Martino di Lupari e Vicenza hanno fatto vedere una squadra che ha fatto grandi passi in avanti anche in fase difensiva, pur conservando la buona attitudine a far canestro che già era nota; la Delser è quindi un banco di prova assai probante per capire quali possono essere le prospettive future della formazione di coach Pozzi e fondamentale sarà, in casa Eco Program, capire quale sarà la condizione di alcune giocatrici (Borghi, Katshitshi, Ljubenovic e Giacomelli) che da tempo si trascinano acciacchi assortiti. E’ una sfida aperta ad ogni risultato ma il Bcc visto a Vicenza ha le carte in regola per giocarsela e per provare a centrare un’altra vittoria di prestigio; Forza Giraffe!!

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