Doveroso, a metà stagione, fare il punto sul campionato con coach Francesca Zara.
Francesca, sei soddisfatta dei risultati raggiunti sino ad ora e come valuti la tua prima stagione da head coach?
Sono molto soddisfatta dei miglioramenti fatti sia individualmente che di squadra. Stiamo, allenamento dopo allenamento, costruendo la nostra identità. Contenta anche del primo traguardo raggiunto con la qualificazione per la Coppa Italia ma è solo un feedback positivo per continuare su questa strada. Anche se ci tengo a sottolineare che io NON MI ACCONTENTO MAI.
Certamente il merito va condiviso grazie al teamwork di tutti, in primis lo staff tecnico, i miei preziosi collaboratori Primo Maresca e Alice Pedrazzi, il preparatore Tommaso Laboranti, quello fisioterapico dove Fisiosport di Pavia ha svolto un lavoro eccezionale nel recupero delle atlete infortunate, a Costanza De Faveri e alla palestra di supporto American Club di Tortona. Last but not least, la tranquillità di avere alle spalle uno sponsor solido che ci segue con passione come il Gruppo Gavio.
Tu hai vissuto realtà infinitamente più grandi a cui quella castelnovese non può neppure essere paragonata: dalla WNBA a Seattle, all’Eurolega a Mosca, agli scudetti di Como, passando per diverse società di A1 con organizzazioni perfette. Vero che il linguaggio della pallacanestro è universale, ma quali sono state le maggiori difficoltà che hai trovato nel calarti in una piccola realtà, diciamo a carattere quasi famigliare?
È vero ho girato e militato in molti grandi club dove l’organizzazione era perfetta al punto di avere un autista personale per ogni atleta, come ad esempio a Mosca. Ma quello che ha creato un forte legame con alcuni club in cui ho vissuto, sono state passione, onestà e genuinità, tutte cose che finora ho trovato qui a Castelnuovo, per il resto si cresce assieme.
All’inizio della stagione avevamo certezze sul rendimento delle giocatrici più esperte, di categoria, come giudichi invece la crescita delle più giovani?
Come ho detto prima sono molto contenta dei miglioramenti individuali soprattutto delle giovani le quali hanno compreso il mio modo di lavorare, e hanno capito che ogni minuto dell’allenamento può essere sfruttato per migliorare e credo l’abbiano dimostrato in campo contribuendo concretamente alle vittorie. Ma anche in questo caso…NON MI ACCONTENTO
Come giudichi il livello del campionato e quale squadra e giocatrice avversaria ti ha maggiormente impressionato?
La classifica è abbastanza esplicita a riguardo, tutti possono vincere con tutti è un bel campionato ed è ancora lunga stagione.
Detto che non posso citare le mie giocatrici nessuna squadra o giocatrice mi ha impressionata particolarmente, certamente Udine oggi con 11 partite consecutive dimostra che c’è un gran lavoro dietro queste vittorie. Devo dire che è proprio Blasigh, una delle loro giocatrici, che mi ha colpita per solidità e determinazione.
La partita che ti ha lasciato più rimpianti e che vorresti rigiocare?
In realtà sono tutte quelle che ho perso, lo so, è uno dei miei grossi difetti, non mi piace proprio perdere quindi non vedo l’ora di rigiocarle tutte.
Cosa ti ha sorpreso in positivo nella tua squadra?
Mi ha colpito la tenacia e compattezza dimostrata fin dalla prima partita giocata punto a punto. Nei momenti di difficoltà si compattano non si sgretolano e al di là della vittoria o sconfitta questa è una caratteristica preziosa!!! Poi aggiungo i grandi passi avanti fatti nel gioco: in alcuni momenti hanno espresso una bella pallacanestro corale.
Ma anche in questo caso… NON MI ACCONTENTO
Forza BCC
Foto Marco Brioschi e Marco Picozzi