Metabolizzata la sconfitta interna con Vicenza l’Autosped si rituffa nel campionato per affrontare la penultima gara ufficiale del 2018, rappresentata dalla difficile e delicata trasferta sul campo del Carosello Carugate (sabato 15 ore 20,30); troverà, sulla strada, una formazione molto arrabbiata per il ko esterno di Ponzano, inatteso anche e soprattutto per le dimensioni e che si è configurato come una sorta di passo indietro rispetto alla bella vittoria contro San Martino ed alla gara, sfortunata nell’esito (persa dopo un supplementare) ma eccellente nella prestazione, di Villafranca, sul campo di una big come Alpo (all’epoca ancora capolista imbattuta). Piuttosto rinnovato il parterre della formazione milanese, soprattutto per quello che riguarda il quintetto base, cambiato per i 3/5; alla corte del confermatissimo coach Piccinelli infatti sono rimaste solamente la play Diotti e l’ala forte Albano (giunta ormai alla terza stagione con Carugate). Di estrema qualità gli arrivi, in primis quello dell’ex Sanga Giulia Maffenini, senza ombra di dubbio una delle migliori giocatrici della categoria e che, la scorsa estate, era stata anche nella wish list della società castelnovese; oltre all’ala di origine varesina un altro importante tassello è stato quella della guardia Gambarini, di scuola Geas e tra le protagoniste della promozione in A1 della compagine sestese nell’ultima stagione. A chiudere il quintetto, infine, la giovane (classe 1998), ma già con alle spalle esperienze importanti, croata Molnar, un pivot reduce da una positiva annata in Turchia e nel giro della nazionale del proprio paese fin dagli anni delle giovanili; più che positivo l’impatto che la lunga ha avuto con la categoria visto che è già stata in grado di collezionare, in più di una occasione, doppie doppie ed ottime valutazioni complessive. A completare il roster il ritorno di una specialista della difesa come Giulia Colombo, già in passato, per ben 5 annate, tra cui quella della scalata in A2, protagonista con la canotta di Carugate, la promettente lunga Gaia Fossati (classe 2001) ed una manciata di giovani ed interessanti prospetti del vivaio come Pontillo, Macalli, Zucchetti, Tenderlini, Usuelli e Beccaria. Partita quindi che, per più di un motivo, può rivelarsi una trappola per le giraffe che faranno bene ad approcciare il match con la giusta mentalità fin dalle prime battute; come avvenuto spesso quest’anno la chiave di volta potrà e dovrà essere, in positivo ovviamente, il rendimento difensivo delle castelnovesi che, sarà un caso ma magari no, in tutte le occasioni in cui sono riuscite a tenere le avversarie sotto i 60 punti sono riuscite a conquistare i due punti. Per le combinazioni della sorte l’Autosped, nonostante la sconfitta di sabato scorso, è salita in classifica dal quinto al quarto posto, teoricamente l’ultimo disponibile per l’accesso alle final eight di Coppa Italia; è meglio chiarire fin d’ora che la partecipazione alla Coppa Italia non era certo tra gli obiettivi di inizio stagione in casa Bcc e che quindi non sarebbe una tragedia nel caso dovesse sfumare. Le ultime due stagioni hanno insegnato che è stato premiante vivere alla giornata, partita dopo partita, cercando semplicemente, ma non è poco, di alzare, settimana dopo settimana, l’asticella del proprio livello di gioco; ad inizio campionato ci si era prefissi soltanto una salvezza tranquilla, senza sofferenze, senza voli pindarici per inseguire sogni irrealizzabili, specie in un contesto come quello castelnovese, dove non si naviga cert nell’oro. Ma tutto ciò non equivale a dire che non si hanno motivazioni o che non ci sono traguardi da raggiungere ma che è il cammino che si compie, ed il modo in cui lo si compie, a determinare quali saranno i risultati finali, al netto ovviamente dell’imponderabile, in positivo ed in negativo, che nello sport, come nella vita, è sempre in agguato dietro l’angolo. Crediamo che tutti, nell’ambiente del Bcc, firmerebbero per ripetere il rendimento che la squadra ha avuto negli ultimi due campionati, partendo come outisder, se non peggio, ed arrivando a giocarsela con tutte le più forti; anche quest’anno la strada intrapresa sembra quella giusta, ma è ancora maledettamente lunga e complicata. Forza Giraffe!!!