Ha dovuto vincerla due volte, la partita, l’Eco Program, ma alla fine conquista il proprio personale scudetto guadagnandosi la permanenza in serie A2 anche per la prossima stagione; un traguardo che solo qualche settimana fa sembrava pura utopia ma che invece è arrivato ‘già’ dopo il primo turno di playout e con un secco 2-0 ai danni della favorita Castel Carugate. Ad onor del vero va riconosciuto alle avversarie l’attenuante di aver dovuto fare a meno, in entrambi i match, di Frantini e di aver giocato gara due senza una giocatrice del peso e dell’esperienza di Zanon ma, purtroppo, questi sono gli incerti del mestiere e durante la stagione regolare non è che il Bcc fosse stato baciato dalla fortuna. Davanti ad un Camagna quasi gremito (un grande ringraziamento al pubblico anche per il grande sostegno offerto alla squadra) Carugate parte con un quintetto obbligato (Stabile, Colli, Beretta, Scarsi e Guarneri giocheranno praticamente tutti i 40′) mentre Balduzzi schiera Gabba, Bergante, D’Amico, Palacios e Salvini; è proprio l’ala forte torinese a marchiare a fuoco il primo quarto (10 punti) con una prestazione superba su ambo i lati del campo e così dopo il 2-0 esterno iniziale di Colli, subito pareggiato da Gabba, sono le giraffe a scappare via trovando linfa anche dalle zingarate di Gabba e dalle triple di Porro e D’Amico mentre dall’altra parte oltre alla già citata Colli è Beretta a sostenere il peso dell’attacco milanese. Eco già a +12 al 10′ (22-10) e match che sembra mettersi in discesa anche se l’inizio della seconda frazione è di marca ospite con un 5-0, tutto dalla linea della carità, che riporta il divario sotto la doppia cifra (22-15); Palacios e Salvini respingono il primo tentativo di recupero della Castel ed un canestro dai 6,75 dell’italo argentina restituisce un margine rassicurante alle giraffe che, tra l’altro, continuano a mordere con efficacia nella propria metà campo. Il +15 con cui le castelnovesi vanno al riposo (32-17) genera in molti l’illusione che la seconda parte di gara possa rivelarsi una formalità ma il campo smentirà ben presto questo assunto perché al rientro sul parquet la situazione si ribalta completamente. Il Bcc, per quanto riesca a costruire buoni tiri, non trova più per alcuni minuti la via del canestro avversario e Carugate ne approfitta per tornare, piano piano, sotto grazie al solito duo Colli-Beretta, cui danno man forte Guarneri e Scarsi; Porro, dall’arco, chiude il 10-0 esterno che ha riportato sotto la Castel, e ci pensa poi Gabba, con un incredibile canestro in acrobazia, a ridestare l’entusiasmo del pubblico di casa ma la formazione di Gavazzi sente l’odore del sangue castelnovese ed al 30′ è solo a -4 (37-33) rimettendo completamente in discussione l’esito della partita. Anche perché la frazione finale si apre con un altro 5-0 esterno (tripla di Stabile e canestro da sotto di Scarsi) che porta addirittura al sorpasso (38-37) e se Palacios replica, dalla lunetta, è Guarneri, nel pitturato, a riportare ancora avanti le ospiti (40-39); i tifosi castelnovesi sentono il momento di difficoltà ed incitano a gran voce le proprie atlete che rispondono, prima con Salvini e poi con Bergante (43-40), ma è ancora Guarneri, solitamente bestia nera del Bcc nei suoi trascorsi novaresi, a riportare a contatto Carugate (43-42). Si entra negli ultimi 3′ con tutto ancora da decidere ma a quel punto Palacios estrae dal cilindro una magia dai 6,75 (46-42) e, sul ribaltamento di fronte, Scarsi fa 0/2 ai liberi; le giraffe capiscono che questo è un momento da afferrare al volo ed è capitan Gabba, da distanza siderale, a siglare il +7 (49-42) che ha tanto le sembianze del colpo del ko. La squadra di casa raddoppia gli sforzi in difesa ed è Palacios da sotto misura, grazie ad un assista al bacio di Salvini , dopo un preziosissimo rimbalzo offensivo (17 alla fine il conto totale dei rimbalzi catturati), ad infilare l’ombrellino nel cocktail ed a far ribollire di entusiasmo il Camagna; l’Eco resta in A2, l’impresa è compiuta, onore alle avversarie ma in questa serie il Bcc è apparso oggettivamente superiore. Un traguardo soffertissimo, forse insperato ma, anche per questo motivo, ancora più bello e che va a premiare un gruppo che è passato attraverso momenti molto difficili ma che è riuscito sempre a fare quadrato, uscendone alla grande grazie al lavoro di Balduzzi e del suo staff tecnico (Fabio Pozzi e Stefano Martinelli), all’impegno, magari meno ‘visibile’, ma non meno prezioso di Cesare Gaggio e naturalmente, grazie alla dedizione ed al cuore delle ragazze che, specialmente in questa serie, hanno gettato veramente il cuore oltre l’ostacolo. Infine altri doverosi ringraziamenti vanno agli sponsor, che hanno permesso, con il loro aiuto, di poter intraprendere questa indimenticabile avventura ed alla dirigenza, che non ha lesinato sforzi e che ha fatto sempre sentire il proprio appoggio, anche quando le cose andavano male e sarebbe stato magari più semplice scegliere altre vie; l’altro, non meno importante, va ad Umberto Alliori che nelle ultime settimane ha affiancato lo staff tecnico e dall’alto della sua competenza ed esperienza ha contribuito in maniera sostanziale ad ottenere questo risultato che, per un paese come Castelnuovo, che ci onoriamo di rappresentare, è tanta, ma proprio tanta, roba. Grazie davvero a tutti, e scusate se abbiamo dimenticato qualcuno, e grazie anche a chi, gioendo delle nostre difficoltà durante la stagione, non ha fatto altro che darci ancora più forza; come si dice, quello che non ti uccide ti fortifica.
Eco Program Castelnuovo – Castel Carugate 51-42 (22-10, 32-17, 37-33)
Eco Program: Bergante 2, Gabba 13, Porro 6, Algeri, Palacios 13, Codispoti, Vitari, Paglia, Giacomelli, Marciano, D’Amico 3, Salvini 14. All. Balduzzi, v. all. Martinelli e Pozzi
Castel Carugate: Cusumano, Beretta 11, Guarneri 9, Stabile 5, Colli 12, Cerizza, Frantini, Volpi, Zuin, Di Maio, Scarsi 7. All. Gavazzi, v. all. Ganguzza