Serie A2: Eco Program, dall’Alpo ad Albino

Neppure il tempo di metabolizzare la sfortunata prova di sabato sera contro l’Alpo Villafranca e per l’Eco Program è già tempo di rituffarsi nella mischia dovendo ospitare, nel recupero della 7a giornata, il Fassi Edelweiss Albino (mercoledì 29/11 ore 21 a Tortona). Partita tosta, anzi tostissima, e, sulla carta, ancora più difficile di quella dello scorso sabato perchè contro le veronesi era facile trovare  motivazioni dovendo affrontare una delle big del girone; il match contro le orobiche in realtà nasconde tantissime insidie e le giocatrici di Pozzi faranno bene a tenere altissima la guardia. Albino, infatti, vale molto più dei 4 punti finora conquistati e la sensazione, vedendo la situazione dal di fuori e non avendo alcun strumento per poter giudicare, sia che il problema che sta attanagliando la formazione di Stibiel, alla guida per la seconda stagione consecutiva, sia più mentale che tecnico e che in casi come questi basta poco per riaccendere una scintilla e ricominciare a macinare gioco e canestri. Ovviamente speriamo che tutto ciò non accada già mercoledì sera ma a partire dal prossimo match ma, in ogni caso, resta il fatto che il roster allestito dal sodalizio bergamasco ha tutto per poter disputare un campionato assolutamente tranquillo e per ambire anche ad un piazzamento playoff. Poche, ma decisamente importanti, le novità in casa Edelweiss rispetto alla passata stagione; in cabina di regia la croata Packovski ha lasciato il posto a Bonvecchio, una delle artefici della scalata di Broni alla massima serie, massima serie che peraltro ha ampiamente dimostrato di valere lo scorso anno, mentre sotto canestro è arrivata la comunitaria Shequila Joseph, nazionale britannica ma cestisticamente a stelle e strisce, pivot molto solido fisicamente ma dotato anche di una mano più che discreta. Il resto della rosa è sostanzialmente rimasto immutato e può annoverare Silva, ala forte dal talento assolutamente cristallino, Lussana (play-guardia) ormai una garanzia nella categoria, Devincenzi, ala piccola tuttofare, atleta di estrema utilità, Valente, centro giovane (classe 1997) ma con alle spalle già alcuni campionati di A2, Marulli, ala, con un’esperienza ormai decennale in questo campionato e sempre pericolosa dal perimetro, Birolini, play che nelle ultime gare si è ritagliata sempre maggiori spazi grazie a prestazioni convincenti. A corollario,  un gruppo di giovanissime di belle speranze (Panseri, Pintossi, Patelli e, soprattutto, la promettentissima 2000 Gionchilie) che già hanno avuto l’opportunità di assaggiare il parquet, anche, in alcuni casi, con minutaggi non indifferenti. Quindi, a ben vedere, una formazione cui certo non fanno difetto qualità, centimetri e profondità dalla panchina e che pertanto è destinata, giocoforza, a risalire prima o poi la china; starà alle giocatrici di Pozzi cercare di rimandare almeno di qualche giorno il desiderio di riscossa delle prealpine. In casa Eco Program prosegue, senza forzare i tempi, il recupero di Corradini, un rientro però molto atteso perchè permetterebbe di sgravare Madonna dai compiti di playmaking che ora ricadono quasi per intero sulle sue spalle costringendola a cantare e portare la croce, con il rischio, a volte inevitabile, di perdere in lucidità. Per il resto il match con l’Alpo ha comunque fornito indicazioni, nel complesso, positive, anche se ovviamente non tutto è andato per il verso giusto; ad esempio una prima parte di gara in cui la difesa ha un po’ faticato a prendere le misure delle avversarie mentre, in fase offensiva, forse sarebbe stata più performante una più equa distribuzione di tiri (ben 38 tentativi da 3 contro i 28 da 2) anche se a volte bisogna prendere quello che la partita ti offre e la scelta dell’Ecodent di proteggere l’area e di concedere il tiro dal perimetro, per quanto rischiosa, alla fine è risultata premiante. Ma è piaciuto l’atteggiamento della squadra, sempre mentalmente in partita, ed alla fine, spesso, la differenza tra vittoria e sconfitta è talmente sottile che diventa complicato trovarne le motivazioni; in casa Sanga sono arrivati i due punti ma la partita poteva anche finire diversamente, con Villafranca l’epilogo non è stato ugualmente fruttuoso ma la strada sembra essere quella giusta. Forza Giraffe !!

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