È difficile commentare una partita che è risultata tale solo per pochissimi minuti; l’Eco Program subisce un pesante rovescio in quel di Selargius e le difficoltà logistiche della trasferta (levataccia mattutina per partire alle 8,30 da Bergamo) non costituiscono un alibi sufficiente a giustificare un simile passivo. La sconfitta poteva essere messa in preventivo ma il -36 finale racconta di un match senza storia; contro Albino le giocatrici di Balduzzi erano state in partita per oltre 30′ cedendo quasi di schianto nel finale mentre in questa circostanza non c’è stato il benché minimo cenno di reazione. Dura 5-6 minuti l’ equilibrio, con il Bcc che riesce in qualche modo a replicare alle iniziative delle locali; poi cala il buio su Gabba e compagne con Selargius che non si fa certo pregare per scappare via (18-7 al 20′). Il fatto è che oltre ad un attacco asfittico, cosa che peraltro può anche capitare se ci si imbatte in una giornata no, le castelnovesi paiono in grande difficoltà anche nella propria metà campo non riuscendo quasi mai a contenere le iniziative delle isolane, con Ljubenovic sugli scudi (nei primi due quarti l’ala slovena fatturera’ da sola lo stesso numero di punti realizzato da tutta l’Eco Program). Il -19 con cui le castelnovesi vanno al riposo (36-17) la dice lunga sulla differenza di valori visti in campo e non autorizza certo a pensare positivo prr la seconda parte della contesa. Ed infatti al rientro sul parquet la fisionomia del match non muta con le padrone di casa a fare il bello e il cattivo tempo e con il Bcc che per soprannumero perde anche Palacios per un problema alla spalla; il divario si allarga ulteriormente e a poco servono i tentativi di Gabba e Porro (uniche in doppia cifra) di rendere meno amaro il passivo finale. Selargius non rallenta neppure dopo il 55-30 maturato a tre quarti di gara e sebbene dia ampio spazio a tutte le proprie atlete (come peraltro fa anche coach Balduzzi) il vantaggio assume dimensioni ancora piu rilevanti fino al 73-37 della sirena. Con un 9/50 da due ed un 3/17 da tre era impossibile portare a casa un risultato positivo ma non sono tanto le difficoltà realizzative delle castelnovesi a preoccupare quanto il fatto che la difesa conceda tanto, troppo, alle avversarie; lo scorso anno fu proprio nella propria metà campo che l’Eco costruì i successi e senza un rendimento difensivo accettabile è pura utopia pensare e sperare di compensare in attacco. Questo è ciò che hanno detto le prime due giornate di campionato, la strada è sicuramente lunga e c’è tutto il tempo per rimediare; solo il campo, come sempre, darà la risposta.
S.Salvatore Selargius – Eco Program Castelnuovo 73-37 (18-7, 36-17, 55-30)
S.Salvatore: Ljubenovic 19, De Pasquale 10, Lussu 8, Febbo, Laccorte 8, Palmas 2, Ridolfi 9, Manfre’ 15, Masala, Cavallini 2. All. Staico
Eco Program: Bergante 5, Brussolo 2, Gabba 11, Porro 11, Algrri, Palacios 3, Codispoti, Vitari 3, Paglia 2, Marciano, D’Amico, Scarrone. All. Balduzzi, v.all. Martinelli e Pozzi.