Serie A2: Eco Program, neverending story

Un’incredibile, fantastica, commovente Eco Program batte, con merito, la B.Ethic Ferrara e porta il playoff a gara tre con la qualificazione che si deciderà, quindi, sabato 13 (ore 21) al PalaPalestre, in un match probabilmente inadatto ai deboli di cuore; per le giraffe il successo, ottenuto contro una signora squadra, è l’ennesima conferma di aver raggiunto un livello di assoluta eccellenza e di avere acquisito una piena coscienza dei propri mezzi. In sede di presentazione si era parlato dell’avvio di gara come di uno dei possibili momenti chiave della sfida ed in effetti il campo conferma l’ipotesi ma, contrariamente ai timori della vigilia, è il Bcc ad uscire fortissimo dai blocchi di partenza con un 6-0 griffato Bergante-Gabba-Salvini; Chimenti è costretto ben presto a chiamare time-out e ad operare le prime rotazioni ma il successivo canestro dalla media di Bona (infortunatasi a fine gara, gli auguri sinceri sono di rivederla già in campo sabato) non inverte il trend perché sono sempre le padrone di casa a menare le danze; Gabba, Salvini e Gross incrementano il fatturato dell’Eco che raggiunge ben presto la doppia cifra di vantaggio dando addirittura la sensazione, per un momento, di poter arrivare ad uguagliare il famigerato 21-2 subito all’andata. Santarelli e 3 punti di Cupido permettono alle emiliani di evitare il pesante passivo ma, dall’altra parte le triple di Bergante, Vitari e Rosso irrobustiscono l’allungo interno come testimonia il 21-7 della prima sirena. Missanelli e Santarelli (la più positiva tra le ferraresi) provano scuotere le compagne ma Vitari colpisce ancora dall’arco e poi è la coppia Gross-Gabba a realizzare i punti che permettono alle locali di sfiorare le venti lunghezze di vantaggio nonostante Ramò, match winner all’andata, provi a mettersi in partita con 5 punti consecutivi; un bomba di Rosso ed un difficile appoggio di Porro dilatano ulteriormente il margine prima che Cupido e Bona riducano un pochino le distanze (39-23) appena prima della sirena che manda le giocatrici negli spogliatoi. Le estensi però sono squadra vera, forte, determinatissima ed al rientro in campo fanno subito intravedere di non avere alcuna intenzione di alzare precocemente bandiera bianca; le ragazze di Pozzi restano a secco per alcuni minuti ma, fortunatamente, il solito, grandissimo lavoro difensivo, impedisce alle ospiti di rosicchiare troppo terreno anche se il divario tende, progressivamente, a scendere. La produzione offensiva dell’Eco nel quarto è tutta in un sottomano di Bergante, in un siluro di Gabba ed in due liberi di Gross ma i 15 punti concessi alle ospiti (8 di Santarelli) permettono alle castelnovesi di entrare nei 10′ finali ancora con un discreto +8 da amministrare (46-38). La Bonfiglioli sente però l’odore del sangue ed apre la frazione decisiva con un 5-0 (siluro di Ramò e percussione di Cupido) che sembra riaprire davvero ogni discorso (46-43) anche perché Gabba e compagne danno l’impressione di avere esaurito la riserva di carburante; il foltissimo pubblico del Camagna (tra cui, presenza illustre, una delle protagoniste del meritatissimo  scudetto di Lucca, il capitano Martina Crippa) percepisce il momento di difficoltà delle proprie beniamine e si stringe intorno alla squadra, facendo sentire come non mai il proprio incitamento. La voce dei tifosi riempie di energie il serbatoio delle giraffe e prima Rosso, dai 6,75, poi Gross (ennesima doppia doppia con 14 punti e 11 rimbalzi) , con un gioco da 3 punti, ed infine Porro, sempre dall’arco, siglano un 9-0 che ricaccia lontano la B.Ethic (55-43) quando mancano ancora circa 3′ alla fine; time out obbligato per le emiliane che ne escono con una bella tripla dall’angolo di Diene ma è Salvini, con un piazzato dalla media, a scacciare ogni paura ed a far esplodere la festa, completando poi l’opera, in contropiede, su ispirazione di Gabba. E’ davvero finita, ed ancora una volta, anche se magari dovremmo aver fatto l’abitudine, ci si ritrova a sorprendersi per quello che questo gruppo riesce a fare, sovvertendo pronostici, carte di identità, problemi fisici; dopo ogni impresa il primo pensiero che salta alla mente è che possa essere l’ultima, che ormai abbiano fatto il massimo, che oltre non si possa andare. E ogni volta, invece, siamo stati, felicemente, smentiti; un primo, bel, segnale, era stata la faccia delle giraffe dopo gara uno, quando tutte, nessuna esclusa, sono uscite dagli spogliatoi scure in volto, convinte del fatto che avrebbero potuto fare di meglio. Dopo una stagione esaltante, ricca di successi insperati (sebbene meritatissimi) ci si poteva anche aspettare un po’ di rilassatezza e deconcentrazione, un atteggiamento di rassegnazione, la consapevolezza di non poter fare di più; a quanto pare, ed il campo stasera lo ha dimostrato, non è così, questo è un gruppo che non ha ancora smesso di esplorare i propri limiti, che ogni volta prova ad alzare l’asticella delle difficoltà, con il massimo rispetto dell’avversario ma senza paura. Succederà, prima o poi (speriamo il più tardi possibile) che questa asticella diventi insuperabile ma intanto l’impegno, la voglia, la caparbietà e l’immenso cuore  on cui giocatrici e tecnici provano a superare gli ostacoli che si parano davanti sono già, di per se stessi, da applausi, quale che sia il risultato. Ed è stato bellissimo, questa sera, sentire il Camagna alzare la voce e sostenere, con grandissimo calore, la squadra nel momento di maggiore difficoltà; un’altra bellissima pagina di una stagione che sta lasciando ricordi indelebili. Un’altra serata da mandare a memoria, da non dimenticare; un’altra serata in cui dire, ancora una volta, chapeau Giraffe !!

Eco Program Bc Castelnuovo Scrivia – B.Ethic Bonfiglioli Ferrara 59-47 (21-7, 39-23, 46-38)

Eco Program: Rosso 9, Bergante 7, D’Amico, Gabba 10, Porro 5, Algeri, Vitari 6  Gavio, Giangrasso, Salvini 8, Gross 14. All. Pozzi, v. all. Alliori e D’Affuso

B.Ethic: Cigic, Cecconi, Bona 8, Cupido 9, Diene 4, Miccio Santarelli 14, Missanelli 2, Viviani, Ramò 8, Furlani. All. Chimenti, v. all Frignani

 

LE FOTO DELLA GARA A CURA DI MARCO PICOZZI