Come una debuttante che è riuscita ad ottenere l’invito al ballo di ingresso in società l’Eco Program sta lavorando duramente per cercare di presentarsi con l’abito migliore all’appuntamento di gara uno dei playoff, in programma domenica 23 (ore 18) sul parquet della Scotti Use Rosa Empoli. Ad attenderla, però, non troverà uno stuolo di potenziali principi azzurri ma un agguerritissmo manipolo di concorrenti che cercheranno di impossessarsi dello scettro di più bella del reame, perlomeno per questo primo turno. Le toscane, peraltro, sono avversario che possiamo definire ‘storico’ per le giraffe visti i precedenti che non si limitano all’attuale camapionato ma risalgono alla stagione 2014-2015 quando, in A3, le due compagini si affrontarono per ben 3 volte; finora il fattore campo è sempre stato determinante, anche in maniera piuttosto marcata, e questo particolare certo non sembra di buon auspicio per le giocatrici di Pozzi. Inutile nascondersi il fatto che Empoli è, indiscutibilmente, un avversario difficilissimo per le castelnovesi come peraltro testimoniato da una regular season che le toscane hanno interpretato ai limiti della perfezione mettendo in discussione il primato del Geas praticamente fino al termine; non è un caso quindi che Cioni, da ben 7 anni alla guida delle biancorosse, abbia conquistato il titolo di miglior coach del girone A (davanti proprio, coincidenze della sorte, al nostro Pozzi) e che le due lunghe dell’Use (il pivot Pochobradska e l’ala forte Narviciute, senza ombra di dubbio la miglior coppia, sotto canestro, dell’intera A2) siano state inserite, rispettivamente, nel primo e nel secondo miglior quintetto. Ma molti altri sono i fattori che spiegano la grande forza delle empolesi, a partire da un roster profondissimo, con ben 9 atlete che possono vantare almeno 20 minuti di media a partita, cosa che permette a chi esce di rifiatare senza che il rendimento di squadra ne risenta; il reparto esterne è di primissimo livello con la coppia Calamai-Rosellini a garantire fosforo e punti insieme con le sorelle Fabbri e la torinese Chiabotto mentre, avvicinandosi al pitturato, Sesoldi e Van der Wardt si alternano con successo nel ruolo di ala piccola. Squadra, inoltre, camaleontica, in grado di avere più dimensioni potendo colpire con grande efficacia nell’area dei 3 secondi ma mantenendo pari pericolosità sia dall’arco che dalla media distanza senza trascurare una difesa che è e resta uno dei punti di forza della Scotti. Non vuole essere certo una captatio benevolentiae ma è un dato di fatto che lo staff tencico castelnovese sostenga, da tempo, che il gioco espresso dalle toscane sia stato il più bello dell’intero lotto delle componenti del girone A. I dubbi semmai, se di dubbi si può parlare, riguardano le condizioni fisiche di alcune giocatrici empolesi, reduci, come Pochobradska e Rosellini, da infortuni abbastanza seri; il pivot ceco ha subito, durante le final eight di Coppa, la frattura del quinto metetarso del piede sinistro e da allora non ha più calcato il parquet anche se il programma di recupero predisposto dai sanitari prevedeva proprio il pieno recupero in occasione dell’inizio dei playoff. La guardia pisana, invece, si trascina da tempo una serie di acciacchi che le hanno impedito di allenarsi e giocare con continuità anche se il suo apporto non è mai venuto meno nei match più importanti. Anche in casa Eco Program, peraltro, i problemi fisici non sono certo mancati, durante tutto l’arco della stagione, ed anche ora non poche sono le giocatrici che stanno stringendo i denti, giocando sul dolore; ma laddove la condizione magari non è stata e non è ottimale sono stati il cuore, il carattere e lo spirito di sacrificio a fare la differenza. Certamente le giraffe si presentano a questo appuntamento, in ogni caso storico, con il morale alto, nè potrebbe essere diversamente visto che il traguardo raggiunto va ben aldilà di qualsiasi ottimistica previsione della vigilia; ricordiamo che ad inizio campionato l’obiettivo dichiarato era quello della salvezza ed anche le prime uscite (Torneo Zacchetti e primi due turni di regular season) sembravano rafforzare la convinzione che raggiungere quel risultato non sarebbe stato per nulla agevole. Quello che è successo dopo è sotto gli occhi di tutti ed è indiscutibile che ciò che atlete e staff tecnico hanno compiuto è un’autentica impresa; qualsiasi cosa possa succedere in questi playoff non potrà cancellare un’annata memorabile che entra a pieno titolo nella storia del basket castelnovese. Quella che le giraffe si apprestano ad affrontare è una festa, il meritato premio per l’eccezionale lavoro compiuto in tutti questi mesi; siamo sicuri che anche in questa occasione sapranno onorare alla grande l’impegno, rendendoci una volta di più orgogliosi di loro e della divisa che indossano. E comunque finisca la sola cosa da fare sarà alzarsi in piedi e tributare loro il giusto riconoscimento.