Serie A2: l’Eco Program all’esame della regina di Coppa

La settimana di pausa per la disputa delle finals eight di Coppa Italia dona, se possibile, ancora maggiore prestigio alla sfida, che già si preannunciava interessantissima, tra l’Eco Program e la Tec-Mar Crema (sabato 3 marzo, ore 21 a Tortona); le prossime avversarie infatti, sovvertendo i pronostici della vigilia che vedevano favorite formazioni come Geas, Empoli (capolista dei rispettivi gironi), Costa Masnaga (campionessa uscente) e Bologna (finalista anche lo scorso anno), ha inanellato, ad Alessandria, tre prestazioni a dir poco impeccabili mettendo in fila big del livello di Empoli, Palermo ed, in finale, Bologna aggiudicandosi così con pieno merito l’ambitissimo trofeo. E se la cremasche  erano già temibilissime per il valore delle proprie giocatrici ora, a complicare la vita delle giraffe, si aggiunge il fatto che avranno, presumibilmente e giustamente, il morale a mille; è una incontrovertibile verità che vincere aiuti a vincere, che i successi aumentino la convinzione nei propri mezzi. E’ vero che la formazione di Sguaizer veniva considerata, tra gli addetti ai lavori, come una delle più attrezzate sia per qualità che per profondità del roster; d’altro canto la società del patron Manclossi è da anni ai vertici della A2 e due stagioni orsono si trovò davvero ad un millimetro dal conquistare la massima serie. Una società solida e competente, un vivaio bene attrezzato, un pubblico numeroso ed appassionato (come si è potuto apprezzare anche al Palacima) sono gli ingredienti che hanno fatto del sodalizio cremasco una delle più importanti realtà del movimento cestistico femminile. Le lombarde possono vantare un reparto esterne tra i più pericolosi della categoria; da capitan Caccialanza, per passare a Capoferri, Mandelli, Rizzi e Togliani, sono tutte atlete in grado, indifferentemente, sia di puntare al ferro che di colpire dalla media e dalla lunga distanza (un po’ il marchio di fabbrica della ‘ditta’). Non meno talento, poi, possono contare nel pitturato, con le temibilissime ex A1 (La Spezia) Nori e Benic (peraltro temibilissima tiratrice tanto da avere marchiato a fuoco il match di andata con un eloquente 7/10 da 3), Parmesani, che nonostante l’ancora giovane età (1998) ha tecnica, grande personalità ed è in grado di rivestire più ruoli, per finire con Cerri, preziosissima per il lavoro, oscuro ma di grande sostanza, che svolge sotto le plance. Ben nove giocatrici nove, in grado di ruotare senza che il rendimento della squadra ne risenta in alcun modo; nella tre giorni di coppa, poi, oltre alle note doti realizzative le biancazzurre hanno saputo accomunare un’intensità difensiva super, in grado di soffocare le più pericolose bocche da fuoco avversarie, come ad esempio la palermitana Miccio. Con tutte queste premesse il match sembrerebbe segnato ma, dal suo canto, l’Eco Program è reduce dal blitz esterno nella tana della capolista Geas e quindi anch’essa vive un momento molto positivo dal punto di vista psicologico; come contro le sestesi anche in questa occasione le motivazioni certo non mancano, dal desiderio di provare a fare lo sgambetto alla vincitrice della coppa alla voglia di ‘vendicare’ (sportivamente s’intende) la mancata qualificazione alle finali del PalaCima (le due formazioni hanno chiuso a pari punti il girone di andata ma Crema ha conquistato il pass grazie alla vittoria interna nella gara d’andata), per finire con la ghiotta opportunità di operare il sorpasso in classifica. Ci sono quindi, sulla carta, tutti gli ingredienti per un match di grande interesse, di quelli da non mancare; certo, parliamo di un’altra impresa molto difficile ma 15 giorni fa, in sede di presentazione della gara di Sesto San Giovanni, i discorsi non erano molto diversi e poi le nostre ragazze hanno saputo stupirci ed entusiasmarci con un prestazione superba. Quindi, perché no ?? Forza Giraffe !!!

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