Per la serie gli esami non finiscono mai dopo la capolista Geas arriva al Camagna (sabato 14 /1 ore 18) la Scotti Use Rosa Empoli, seconda in classifica a sole due lunghezze; peraltro senza il ‘miracolo’ di Ercoli sulla sirena le toscane sarebbero arrivate a Tortona condividendo il primato in graduatoria proprio con le sestesi. E’ superfluo sottolineare la durezza della sfida che attende le castelnovesi, opposte ad una formazione che forse alla vigilia non da tutti veniva ritenuta in grado di approdare a tale posizione, posizione che però ha dimostrato legittimamente di valere sul campo. Empoli può contare su un roster di assoluto livello e, soprattutto, molto profondo (sono ben 9 le giocatrici con un minutaggio superiore ai 10′ di media a partita) e quindi in grado di garantire ampie rotazioni senza che il rendimento complessivo ne risenta. Per quanto riguarda i singoli sicuramente spiccano le qualità della coppia Pochobradska-Narviciute che, nel pitturato, garantiscono centimetri, punti e rimbalzi; atlete molto forti fisicamente ma anche in possesso di un bagaglio tecnico di tutto rispetto, sanno rendersi pericolose anche dal perimetro grazie a mani molto educate. Pari garanzie offre, nel reparto esterne, il duo Calamai-Rosellini, giocatrici che possono vantare ormai parecchie stagioni di militanza nella categoria ma non va trascurato neppure l’importante contributo che arriva dallo zoccolo duro, composto da Sesoldi, Van der Wardt e dalle sorelle Fabbri e la freschezza e la vivacità della nuova arrivata Chiabotto. Ma aldilà dell’indubbio valore delle singole e del gioco, molto piacevole, espresso dalla Scotti, coach Cioni è stato bravissimo a dare alla propria squadra, compito non facile peraltro, una mentalità vincente che spesso ha permesso di fare la differenza; fin dagli anni della A3 Empoli si è dimostrata regina degli arrivi in volata, vincendo quasi sempre le gare quando i finali erano punto a punto. Dare il meglio quando il pallone diventa pesantissimo e la mani cominciano a tremare è sintomo di grande solidità mentale, caratteristica che distingue le grandi squadre da quelle ‘normali’. Nella gara di andata l’Eco, pur in situazione di emergenza (senza Rosso e D’Amico e con Gross in campo solo per pochissimi minuti), disputò una partita molto coraggiosa, giocando alla pari nei primi due quarti e pagando a caro prezzo una terza frazione negativa; sabato, Algeri a parte ed incrociando le dita, coach Pozzi dovrebbe poter contare su tutte le altre atlete a disposizione, anche se alcune di esse continuano ad accusare problemi fisici che ne limitano, inevitabilmente, il rendimento. Ma, come visto contro il Geas, le giraffe non sono mai morte e prima di arrendersi sanno rendere durissima la vita alle proprie avversarie; le ospiti sono senza dubbio favorite ma mai sottovalutare il cuore delle nostre ragazze.