Ad un mese di distanza dall’ultima gara casalinga l’Eco Program torna al Camagna per ospitare il fanalino di coda Mercede Alghero; gara che, giova ricordarlo, è stata anticipata all’ora del tea (ore 16) su richiesta della società sarda. La Mercede vanta una lunga e feconda tradizione in ambito femminile, avendo frequentato, in anni recenti, sia la massima divisione (in A1 fino alla stagione 2006/2007) sia la serie cadetta (ininterrottamente fino al campionato 2014/2015); si può ben comprendere, quindi, che il sodalizio del presidente Burruni abbia colto al volo l’opportunità venutasi a creare questa estate quando, a seguito di alcune rinunce, si erano venuti a creare alcuni vuoti nella composizione dei gironi della A2. Finora, forse, i risultati del campo non sono stati del tutto in linea con le aspettative ma va detto, per onor di cronaca, che il roster allestito è composto, per la gran parte, da giovanissime atlete alle prime, se non addirittura primissime, esperienze nella categoria. Alcune cose sono già cambiate, peraltro, sia in panchina che nella rosa; il dimissionario coach Scarano è stato sostituito, alla guida tecnica della squadra, dalla sua vice Manuela Monticelli mentre ad inizio novembre è stata firmata la giovane (classe 1996) play-guardia bulgara Georgieva, giocatrice che ha nel proprio curriculum un paio di stagioni trascorse nei college Usa dove ha messo insieme cifre molto interessanti. Ma altri sono gli elementi di spicco nel team isolano, come ad esempio la play Azzellini (12,5 punti di media a partita), la lunga Petrova (10 punti ed altrettanti rimbalzi) , le guardie Spiga e Barbone e l’interessantissimo prospetto (classe 1999) Sow. Specie nelle ultime uscite Alghero ha mostrato indubbi progressi, sia a livello di gioco che di rendimento complessivo di squadra; ne sono una riprova i primi 20′ giocati, praticamente alla pari, sabato contro una big come Orvieto. Le ragazze di Pozzi faranno bene ad entrare in campo senza pensare alla classifica e ad affrontare le avversarie con la massima concentrazione e determinazione; il segreto, se di segreto si può parlare, dell’eccellente campionato fin qui disputato dalle castelnovesi è stato quello di avere affrontato ogni gara come se si trattasse di una finale, provando a giocarsela fino in fondo contro chiunque e senza fare particolari calcoli. Sul fronte infermeria, infine, non ci sono particolari novità con Gross, reduce da una visita specialistica a Torino, costretta a dare forfait, la speranza è di poterla recuperare per la prossima settimana anche se i due impegni ravvicinati con Selargius e Cus Cagliari consigliano ulteriore prudenza; tutte le altre, anche se magari non al 100%, dovrebbero essere invece arruolabili.