Ci siamo: ad una settimana di distanza dall’impresa compiuta contro Moncalieri, l’Eco Program torna in campo, tra poco più di 24 ore, al PalaGiraffe (ore 18,30) e la posta in palio è ancora più prestigiosa; la vincente della serie (al meglio delle tre) tra le giocatrici di Balduzzi e l’Asd Usmate Basket, di cui va appunto in scena gara uno, infatti, approderà in serie A2, un traguardo che sette mesi fa, quando questa avventura è cominciata, sembrava solo un miraggio e che, visto da una realtà piccola come la nostra, fa tremare le vene dei polsi. Inutile dire che sarà una sfida durissima, contro una avversaria che forse non era tra quelle più accreditate alla vigilia ma che non è arrivata certo per caso a questo punto; Usmate è il classico esempio di come il buon lavoro alla lunga paghi sempre. Dopo una prima fase di stagione sicuramente positiva ma che comunque la posizionava a metà classifica la squadra brianzola ha iniziato una progressione, sia a livello tecnico/tattico che mentale, diventando, di diritto, una delle top del girone. Così, dapprima ha strappato a Moncalieri il quinto posto al termine della fase ad orologio, andando a violare il campo torinese (impresa non di poco conto) e poi, nella semifinale, ha ribaltato il fattore campo espugnando, con grandissima autorità, il parquet di un Lavagna che con l’innesto di Morselli sembrava poter recitare una parte di assoluto protagonista. Proprio per questa costante crescita le castelnovesi dovranno dimenticare i precedenti stagionali (3 vittorie a zero per il Bcc) perché da allora è passata molta acqua sotto i punti e le giocatrici di Mannis ora sono tutte parte di un meccanismo molto collaudato ed organizzato che ha sicuramente nel centro Reggiani la figura di maggiore spicco ma che può contare su molti altri elementi di grande affidabilità e di sicuro rendimento. In casa Eco Program, archiviata con grande soddisfazione la vittoria contro Moncalieri, si è puntato soprattutto a recuperare le tantissime energie, fisiche e nervose, spese contro le torinesi, in una serie massacrante, con ben 3 partite intensissime disputate nel breve volgere di 5 giorni; d’altro canto i numerosi precedenti stagionali fanno in modo che tra le due compagini non esista più granchè da scoprire a livello tattico. La palla passa nelle mani di giocatrici ed allenatori, noi, da fuori, possiamo solo sostenere a gran voce i nostri colori confidando nell’ennesimo miracolo delle giraffe; quello che è certo, e l’opinione non cambierà quale che sia l’esito della finale, è che al termine l’unica cosa da fare sarà quella di tributare un grandissimo e lunghissimo applauso alle ragazze di Balduzzi ed allo staff tecnico per le irripetibili emozioni che ci hanno regalato. Grazie, come diceva Totò, “apprescindere”.