Al giro di boa del campionato, due parole con coach Pozzi al secondo anno come capo allenatore al BCC.
Fabio, al termine del girone d’andata, era come te l’aspettavi ?
“La squadra che io e D’Affuso abbiamo costruito in estate insieme alla società ci entusiasmava in ogni reparto , speravamo di fare bene anche se le incognite erano tante, sia a livello di gruppo sia per qualche “scommessa” nelle singole: fino ad ora devo dire che avevamo visto giusto. Il roster allestito partiva da chi necessariamente appare meno nei tabellini, ma che svolge un enorme lavoro sia in palestra che in partita e che ci permette di allenarci costantemente in modo continuativo: per questo vorrei citare per prima capitan Algeri e la giovane Giangrasso che hanno sempre dato il massimo quando sono state chiamate in causa, come il gruppo delle preziosissime baby 2001 e 2002 che hanno dimostrato voglia di imparare e crescere, apprezzando la fortuna a loro disposizione di potersi allenare con giocatrici di grande livello che a loro volta si stanno dimostrando anche molto disponibili a fornire consigli utili per il loro futuro. Le ragazze sono state brave a fare risultati importanti nei momenti di maggiore difficoltà , e penso alle trasferte di Marghera e a Milano con il Sanga , entrambre risolte da canestri decisivi della nostra “folle” tiratrice Rosso, dando sempre il massimo e seguendo nel migliore dei modi il nostro “condottiero”, Tay Madonna, costretta agli straordinari e fino ad ora alla miglior stagione in carriera, e Ana Ljubenovic, che si è dimostrata “una garanzia”in entrambe le metacampo. Gli infortuni che ci sono capitati in questa prima fase della stagione hanno fatto subito aumentare la responsabilita’ di alcune giocatrici, vedi Giacomelli e Katshitshi, alla prima esperienza in un campionato difficile come l’A2, e la loro risposta è stata eccellente. ”Soldato” Colli ha dovuto ricoprire ruoli non suoi ma ha sempre risposto presente ad ogni compito a lei assegnato in attacco, confermandosi inoltre come uno dei migliori difensori del campionato. Vitari sta crescendo di partita dopo partita, certamente merito di tutta la sua applicazione durante la settimana e sono sicuro ci darà piacevoli sorprese da qui a maggio. Ora che stiamo abbastanza bene ( peccato per i piccoli intoppi di Borghi, normali per una ragazza al rientro dopo due infortuni al ginocchio) stiamo traendo beneficio dalle certezze che ci siamo costruiti durante i periodi complicati, e il ritorno di una sicurezza come Corradini ha fatto si che tutti i componenti del puzzle tornassero al loro posto giusto”.
Insomma, difficile è salire nelle zone alte, ma più difficile ancora confermarsi ?
“Siamo nelle zone alte della classifica vogliamo rimanerci il più possibile e provare a stupire ancora di più perché la squadra ha ancora margini di miglioramento e sta a me e Andrea Daffuso, che desidero ringraziare per l’enorme e preziosissimo lavoro che svolge anche nella preparazione delle gare, cercare di far raggiungere il massimo potenziale possibile, con il lavoro settimanale in palestra ,mantenendo sempre la stessa umilta’ e basso profilo che ci ha caratterizzato in questa prima parte di stagione: basta un attimo di distrazione e calo di concentrazione per passare dal 4’ all’8’ posto in quanto il campionato e’ molto equilibrato e nessuna partita è mai scontata ! La concentrazione e la “fame” vista domenica scorsa a Vicenza non devono essere un episodio a se stante ma sempre presente da qui alla fine della stagione, senza di queste sarà dura confermare i risultati del girone di andata”
Coach, una partita che vorresti rigiocare ?
“Lo schiaffone all’ esordio ad Udine purtroppo non fa testo, ma ci è servito per fare quadrato e dare la scossa positiva alla squadra. Vorrei rigiocare contro Alpo, quando abbiamo commesso tantissimi errori, e con quella sconfitta probabilmente ci siamo giocati la possibilità di disputare la coppa Italia, ma pazienza, la cosa importante è che anche le sconfitte siano sempre utili per farci capire dove sbagliamo e su cosa dover lavorare in settimana: da qui a Maggio sara’ lunghissima, e chi si ferma è perduto !”.